Per chi da bambino e poi ragazzo ha seguito le sorti dell’Acireale, questa partita ha un sapore particolare, carica di ricordi, emozioni.
Da sempre Acireale ha vissuto la rivalità con la vicina Catania, riuscendo anche in alcuni periodi storici ad essere avanti sotto il profilo calcistico. Oggi entrambe le compagini si ritrovano una innanzi all’altra a sfidarsi come un tempo. L’ Acireale lotta tra alti e bassi per ritornare nuovamente tra i professionisti. Il Catania dopo il fallimento e l’avvento del gruppo Pelligra è solo di passaggio nella LND ed ambisce ad altre piazze più consone per storia e blasone.
Pesa l’assenza dei tifosi granata sugli spalti. Vietare la trasferta al tifo acese è una sconfitta per lo sport e, mi duole dirlo, è frutto principalmente della pochezza politica acese.
Catania e Acireale, dopo 22 anni, tornano ad affrontarsi in occasione della tredicesima giornata del Girone I di Serie D. Rossazzurri favoriti per la vittoria finale visto lo strapotere dimostrato nei primi 12 turni di campionato, i granata puntano sui buoni numeri della propria difesa con sole 9 reti subite.
Le formazioni in campo
Sono certi di un posto Bethers in porta, Rapisarda sulla fascia destra e Lorenzini al centro della difesa così come Castellini. Il centrocampo potrebbe cambiare in base alle condizioni del terreno di gioco: Rizzo, Vitale, Palermo e Lodi sono giocatori interscambiabili. In attacco Sarno e Sarao dovrebbero essere impiegati sul rettangolo verde dal primo minuto. Sulla corsia di sinistra offensiva si giocano il posto De Luca, Giovinco, Russotto e Forchignone con De Luca alla fine preferito su tutti. È nuovamente convocato Chiarella che per il momento dovrebbe partire dalla panchina.
Gli avversari, dopo il pareggio con la Vibonese, schierano Giappone tra i pali, con Cannino e Medico sugli esterni difensivi e la coppia Guarino-Brugaletta al centro. L’ex rossazzurro Bucolo e Joao Pedro in mediana nel 4-2-3-1 disegnato dall’allenatore degli acesi, che potrebbe proporre sulla trequarti il terzetto Virgillito-Limonelli-Savanarola a supporto della punta Arquin. Indisponibile Carbonaro, attuale capocannoniere dell’Acireale con 4 reti all’attivo.
Il Catania la sblocca alla fine del primo tempo
Dopo appena 10 minuti Limonelli scalda le mani a Bethers che si rifugia in calcio d’angolo.
Subito dopo Rizzo fa la barba al palo difeso da Giappone, ma l’arbitro segnala un fuorigioco dei rossazzuri.
La prima mezz’ora di gara ha visto l’Acireale più vivo nel gioco e più propositivo del Catania, mai realmente pericoloso.
Al ’34 Sarno prova da fuori area con un delizioso pallonetto ma Giappone intercetta.
Ma è allo scadere dei ’45 minuti che il Catania sferra il colpo vincente con De Luca che raccoglie uno splendido cross di Rapisarda e trafigge l’estremo ospite con un perfetto colpo di testa.
Secondo tempo a reti inviolate
Catania pericoloso dopo appena 10 minuti con un colpo di testa di Sarao.
Clamorosa occasione per il Catania poco piu tardi con De Luca che a due passi dal portiere ospite non riesce ad imbucare..sulla ribattuta ci prova Rizzo, ma il pallone colpisce lo stesso De Luca rimasto a terra.
Fendente da fuori area di Jefferson al minuto 35 che impensierisce Giappone, di poco sopra la traversa.
Dopo ben sette minuti di recupero finisce sull’1-0. ll Catania si aggiudica il derby contro l’Acireale.
Giovanni Rinzivillo