L’Ospedale Cannizzaro di Catania, che il Nursind (Sindacato delle professioni infermieristiche) aveva denunciato quest’estate ai Nas evidenziando le criticità di alcuni reparti, a detta di alcuni pazienti e delle loro famiglie, sembra, a sentire parenti di un paziente, non aver risolto alcuni dei problemi indicati.
Tra questi, la signora F., figlia di un paziente, racconta quanto è successo a loro nel nosocomio etneo. Il padre, ricoverato nel reparto di chirurgia vascolare la giornata di sabato scorso, è in attesa di una visita cardiologica “che non si sa quando avverrà, visto che, dicono, non ci sono abbastanza cardiologi sia per effettuare la visita che per fare gli interventi”, dichiara la donna. Anche il dottor Salvo Vaccaro, segretario provinciale del Nursind, conferma la carenza di personale nel reparto di chirurgia vascolare. Il reparto, poi, sembra presentarsi anche igienicamente degradato. “Il bagno della stanza necessita di maggiore pulizia; ho visto l’inserviente passare solo un mocio nero sotto i letti – racconta la signora F.- mentre il corridoio si presenta pieno di carrelli colmi di lenzuola sporche e di altri carrelli coi medicinali a portata di chiunque”.
Anche il problema gestionale del reparto viene confermato dal dottor Vaccaro: “La Vascolare ha diversi problemi anche di gestione perché – ci viene riferito – manca di spazi per conservare i carrelli che, purtroppo, rimangono fuori nei corridoi”.
Ma, ad oggi, le preoccupazioni maggiori della donna riguardano le condizioni del padre e su quando sarà possibile sottoporlo all’operazione che gli necessita. “Mio padre – precisa – è stato ricoverato per occupare un posto-letto che allo Stato costa 400 euro al giorno, non si hanno notizie su quando potrebbe essere sottoposto alla visita del cardiologo, forse a ridosso del fine settimana, e forse l’operazione verrà fatta la settimana dopo ancora. Tanti forse, ma nessuno ci dà certezze e questo mi preoccupa”.
Ileana Bella