L’amore per il Catania Calcio, oltre che per la città, ricca di storia e d’arte, descritto con una molteplicità di espressioni, parole, aggettivi e frasi. A manifestarlo, con i propri ricordi e le proprie esperienze, tifosi rosso-azzurri che vivono in diverse parti d’Italia e del mondo e che devono seguire “a distanza”, con non poca sofferenza, la propria squadra.
Loro hanno descritto l’intima “passione” calcistica negli oltre trenta racconti, messi insieme nell’“Antologia di racconti sul Catania Calcio”, pubblicata da Geo Edizioni nella collana “La biblioteca del calcio”, presentata lo scorso lunedì otto gennaio alla biblioteca “Livatino”, che ha sede nella suggestiva location del Castello di Leucatia, nel quartiere Canalicchio del capoluogo etneo. A fare gli onori di casa la dott.ssa Maria Luisa Santangelo, direttrice della biblioteca; a moderare l’incontro Enrico Salvaggio, il quale ha presentato la raccolta come un libro che riesce a trasmettere al lettore “l’essenza” dell’essere tifoso di questa squadra.
Un lavoro certosino, a cura di Alessandro Russo, medico fisiatra che, nell’intraprendere l’iniziativa, ha “lanciato” un invito ai supporters legati con determinazione alle gesta della compagine rosso-azzurra. Raccontare il loro modo di vivere la lontananza, le difficoltà, il confronto quotidiano con altre realtà calcistiche, relative ai luoghi in cui vivono, la fiducia e l’attaccamento, al di là delle distanze fisiche, ai colori della maggiore squadra etnea. Tante le adesioni all’invito di “raccontarsi” e da qui la nascita della raccolta.
Un libro realizzato con l’intervento di molti che, per l’occasione, si sono cimentati con la scrittura e sono diventati “coautori” nel riportare il loro ricordo di tifoso. Il generale dell’Esercito Tullio Di Cesare, nel suo intervento, ha raccontato cosa significhi essere lontano dalla propria città natale e seguire le partite del team non di presenza. Vincenzo La Corte ha sottolineato come possa essere utile ad accorciare le distanze l’uso di internet. Ad accomunare coloro che vivono lontano da Catania, il forte desiderio seguito dalla gioia di potersi accostare, non appena possibile, alla città ed alle sue caratteristiche gastronomiche, culturali e sportive, giacché, come ha affermato Francesco Rapisarda, il tifoso catanese ha il proprio modo di affrontare le situazioni, dando “una stoccata che lascia il segno senza però far male”.
Uno dei protagonisti della realtà calcistica rosso-azzurra, il giocatore Giuseppe Mascara, ha sottolineato la grande emozione vissuta ogniqualvolta, lui sul campo di gioco, gli si presentavano davanti agli occhi gli spalti gremiti di tifosi che riuscivano a diventare “un solo grande cuore”, rivolto e dedicato al Catania Calcio. La presenza dell’attore Enrico Guarneri, in arte Litterio, ha contribuito a conferire all’evento quel clima di piacevole allegria, affiancandovi seri spunti di riflessione. “Il vero tifoso si reca allo stadio per vedere la partita, per l’amore verso i colori della propria squadra, accetta le sconfitte ed apprezza il merito degli avversari”, ha affermato l’attore nel suo intervento.
Diversi altri contributi sono stati forniti lungo il corso della serata, che, parimenti alle storie contenute nell’antologia, hanno espresso i propri sentimenti nella volontà di raccontarsi ed arrivare in modo diretto e chiaro agli altri, sia agli ascoltatori presenti al Castello di Leucatia, sia ai lettori dell’opera. Un concetto è emerso nitido: il calcio e lo sport in generale riescono ad accomunare persone diverse per fascia d’età, per interessi, per l’ambito lavorativo, facendole sentire vicine nell’amore per la propria squadra, all’insegna del sano agonismo e divertimento, nel fondamentale rispetto di chi ama colori sportivi diversi dai propri.
Rita Messina