Le celebrazioni rivolte a Maria SS. nei giorni che ricordano la sua natività, divengono annotazioni da trasformare adesso in racconto popolare. Esse si sono svolte nel noto borgo catanese, presso il santuario di Santa Maria di Ognina e rappresentano, col senno di poi, momenti di riflessione per la vita della comunità.
Il clou delle cerimonie calendarizzate, in omaggio alla Madonna, si è palesato nel momento liturgico-eucaristico, magnificato dall’eloquente omelia di mons. Luigi Renna, arcivescovo metropolita di Catania. Egli, dopo le letture di sacerdoti e diaconi e le indicazioni sul cronoprogramma della festa di padre Mangano (parroco del santuario mariano ogninese), ha esortato gli astanti e le autorità civili e militari a professare “la vera fede”. La fede, infatti, “la vera fede” dicenti “vero movente” per affrontare, con limpidezza, ogni rapporto relazionale sia all’interno del nucleo familiare, sia all’esterno, nel mondo delle istituzioni e del lavoro.
Festa Madonna di Ognina: il messaggio dell’arcivescovo metropolita di Catania
Secondo le letture proferite, durante la solenne messa dello scorso 9 settembre, l’arcivescovo Renna nel momento della restituzione alla cittadinanza intervenuta, ha ripercorso alcuni avvicendamenti storici, soffermandosi sull’albero genealogico di Gesù.
In particolare, la sua attenzione si è concentrata precipuamente sulle progenitrici della sua discendenza: Tamar, Rut e Betsabea. Tre donne straniere che hanno valicato lo status di nemico, divenendo dapprima ospiti e poi parte del popolo eletto. Nel progetto di Dio – a suo avviso – si sedimenta il piano salvifico, unitamente a quello dell’accoglienza, narrato appunto, attraverso l’esempio di queste donne, antenate di Davide, e dalla cui stirpe nascerà il Messia.
Lo status di straniero deve rammentare che ciascun uomo è straniero in questo mondo. Che l’apertura all’altro, il rispetto reciproco, la condivisione sono momenti essenziali dell’esistenza umana. E ‘Cu vera fidi’, si deve celebrare la vita, alimentando l’idea di fraternità e rispetto reciproco. Occorre ancora implementare – afferma l’arcivescovo Renna – il senso di deferenza verso le donne. Poiché la vera fede è tale quando si innalzano le asticelle dell’etica e del rispetto verso l’universo femmineo.
Festa Madonna di Ognina: la devozione a Maria esempio di vita per la comunità
A seguire, la devozione alla Madonna, prima di ogni altra cosa, deve manifestarsi con buone pratiche comportamentali, già fin dentro le mura domestiche. Solo così sarà possibile far scemare e fermare i fenomeni ricorrenti di femminicidio.
Anche l’esempio di Maria SS. è proverbiale poiché, per la sua originaria purezza, viene scelta per portare in grembo il figlio di Dio. E Giuseppe suo sposo ne accetta il solo ruolo di padre putativo. Nell’idea di unione, la famiglia è, dunque, un variegato e semplice luogo d’amore e solidarietà. Valori e visioni interpretativi remoti ma, al contempo, estremamente e, sempre, contemporanei.
Sublimazione della Madonna
In più, Maria assunta in cielo è la firma di Dio sull’umanità, che si lascia coinvolgere dall’azione vivificante dello spirito. L’assunzione rappresenta la condizione di quanti hanno saputo e saranno, in ogni futuro possibile, essere fedeli all’amore universale e di fratellanza, portando a compimento il progetto di Dio sull’uomo. L’assunzione è, pertanto, il coronamento logico della vita di Maria e della visione di Dio. In particolare, occorre riflettere poi su un passaggio del pensiero divino. La donna, invero, assimilata nell’immaginario collettivo, e per secoli, ad un essere emarginato che, addirittura, non poteva neanche mettere piede dentro a un santuario, Dio la vuole con sé!
Festa Madonna di Ognina: Preghiera esortatrice alla Santissima Vergine
In chiosa, ecco l’esortazione del cuore mosso da umana e vera fede, al fine di preservare intatte le intenzioni di buon sentimento di amore per sé e il prossimo.
“Beata Maria, Vergine dalla dolcezza e soavità infinita, intuisci con affetto di madre le segrete attese di ogni persona. Ognuno, infatti, ricerca il senso autentico della propria chiamata. Incoraggia, dunque con cuore di madre, il profondo desiderio di ogni vita, che diviene dono e servizio alla comunità e alla chiesa. La tua mano sia dolce nell’accarezzare e sappia indicare la via, quando la strada delle scelte si fa ardua e faticosa.
Dona ad ogni essere in ascolto la tua fede trasparente, soprattutto quando il cuore diventa dubbioso e inquieto. Infine, Maria preziosissima, dona la tua preghiera fiduciosa, da recitare nel silenzio della mente, per comprendere e saper servire quando necessita. O Vergine Maria, all’occorrenza sei madre, sorella, sostegno nel cammino. Sei l’amica capace di instillare nei cuori infinito amore. Così, Maria intercedi per noi quando sei invocata, o dono gioioso della carità di Dio”.
Luisa Trovato