Si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania, che ha eletto le cariche istituzionali per il quadriennio 2017-2021. A guidare gli oltre 5700 iscritti sarà il neopresidente Giuseppe Platania, libero professionista, con una salda esperienza ordinistica. Accanto a lui – informa un comunicato – il segretario Giuseppe Marano, il tesoriere Giuseppe D’Urso, i vicepresidenti Fabio Filippino e Sonia Grasso, e i consiglieri Antonio Brunetto, Irene Chiara D’Antone, Filippo Di Mauro, Rosario Grasso, Salvatore Maugeri, Salvatore Rapisarda, Antonio Russo, Egidio Sinatra, Alfio Torrisi, Paolo Vaccaro.
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«Il nuovo Consiglio che ho l’onore di presiedere – ha commentato Platania durante la seduta d’insediamento – sarà impegnato sin da subito nello sviluppo e nella realizzazione degli obiettivi programmatici per i quali i colleghi ci hanno eletto. Obiettivi che riguardano quattro fondamentali campi d’azione: lo sviluppo della professione, la presenza sul territorio, la formazione e l’organizzazione interna. Opereremo in continuità con i Consigli precedenti, sia pure nella diversità delle strategie e delle innovazioni, con lo stesso impegno che ci ha consentito di diventare un Ordine riconosciuto, apprezzato e ascoltato a livello nazionale».
L’ampio consenso ricevuto dagli iscritti all’Albo ha consentito al nuovo Consiglio di dotarsi di figure e intelligenze diverse ma tra loro coordinate. «Gioveremo del supporto dei giovani – ha sottolineato il neo presidente – in un’ottica di apertura e condivisione con le nuove leve di professionisti. Dialogheremo ancora più da vicino con le numerose realtà territoriali e con le loro associazioni, grazie alla nuova presenza in Consiglio di validi rappresentanti».
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Sul fronte dell’aggiornamento professionale, attraverso l’attività della Fondazione dell’Ordine, il Consiglio continuerà «a sviluppare la qualità e la quantità dei percorsi formativi per tutti i tre settori di specializzazione (Ingegneria Civile, Industriale, e dell’Informazione), al fine di poter dare ai colleghi ampie possibilità per assolvere gli obblighi di legge – ha continuato Platania – Lavoreremo inoltre per attivare i percorsi necessari presso l’Ufficio Scolastico Regionale al fine di unificare la formazione in servizio degli ingegneri docenti con la formazione continua e obbligatoria professionale degli ingegneri».
Fondamentale sarà anche il rapporto costruttivo con le istituzioni presenti sul territorio, «promuovendo – ha concluso il presidente – tavoli di confronto con gli enti di vigilanza e con quelli preposti al rilascio dei pareri, come i Comuni, la Città Metropolitana, la Soprintendenza, la Protezione civile, l’Arpa, i Vigili del Fuoco e l’Asp, al fine di stabilire univocità d’interpretazione e applicazione delle leggi e dei regolamenti che disciplinano la nostra attività professionale».