Alla sua ventitreesima edizione, il Premio Internazionale “Antonietta Labisi”, assegnato ogni anno a personalità ed organismi distintisi nel campo sociale, della ricerca, della scienza e della cultura, – informa un comunicato – è stato occasione di riflessione oltre che evento di mondanità. Un riconoscimento che premia l’agire e stimola ad agire, in un’unica direzione: quella dell’impegno.
Organizzato dall’Associazione Internazionale “Antonietta Labisi” presieduta dall’avv. Corrado Labisi che la istituì per ricordare la scomparsa prematura della madre Antonietta, fondatrice e direttrice dell’Istituto medico psicopedagogico “Lucia Mangano” – struttura d’eccellenza, accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68, 1050 Bruxelles) – la prestigiosa targa d’argento, anche per il 2016, conferma la sua profonda vocazione verso il sociale e sceglie undici illustri personaggi che hanno operato nel territorio nazionale ed internazionale.
Sul palcoscenico a bordo piscina dell’Hotel Nettuno di Catania, alla presenza di un pubblico numerosissimo e di autorità civili, religiose e militari, Nino Graziano Luca e Simona Pulvirenti, a condurre una serata all’insegna dell’eleganza e della professionalità.
Il premio alla Cultura – informa ancora il comunicato – è stato consegnato dall’on. Marco Forzese al rettore del Collegio Lateranense, nonché segretario generale della Pontificia Università Lateranense, mons. Roberto De Odorico; per i Rapporti Diplomatici, premiato dall’avv. Franco Ruggeri, console onorario del Senegal, l’Ambasciatore del Senegal in Italia Mamadou Saliou Diouf. Alla giornalista Marina Nalesso, conduttrice del Tg1, il premio Giornalismo, consegnato dal colonnello Mario Strano, comandante della Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza di Catania.
L’avv. Giovanni Magrì, difensore degli indifesi, i più deboli, gli ultimi, ha ricevuto il premio per le Battaglie Legali, consegnato dall’avv. Corrado Labisi.
Targa d’argento alla Scrittura per la scrittrice e giornalista Susanna Schimperna, premiata dalla dott.ssa Francesca Labisi, consigliere d’amministrazione dell’Istituto Medico Psicopedagogico Lucia Mangano; all’attrice Anna Maria Spina, vittima di un tentato omicidio e promotrice di una proposta di legge contro il femminicidio, il premio per la Lotta al Femminicidio, consegnato da Melinda Miceli, giornalista, scrittrice e critica d’arte. Per l’impegno nella Lotta alla Mafia, premiato Angelo Jannone, ex colonnello del ROS, autore con Giovanni Falcone delle indagini sul patrimonio di Totò Riina, e per due anni infiltrato all’estero in organizzazioni di narcotrafficanti colombiani legati a camorristi, autore del libro “Aspettando…giustizia”. A consegnare il riconoscimento il sindaco di Corleone Leoluchina Savona, che da mesi subisce minacce dalla mafia.
A Giuseppe Pero, docente di Neuroradiologia, il premio per le Scienze Neorologiche, dal dott. Salvo Labisi, vice presidente generale dell’ass. internazionale Antonietta Labisi; al magistrato della Suprema Corte di Cassazione Domenico Platania, il premio alla Carriera consegnato dal prof. Giovanni Pugliesi, preside della Facoltà di Farmacia e presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Catania.
Riconoscimento per l’Impegno Sociale, consegnato dal prof. Salvatore Ranno, già direttore della cattedra di Urologia dell’Università di Catania, alla presidente provinciale ACLI Lazio Lidia Borzì, promotrice di diversi progetti di solidarietà, tra il quali “Il Pane a chi serve 2.0”, per recuperare il pane del giorno prima e distribuirlo ai più poveri; e infine il premio per la Medicina assegnato dal prof. Attilio Cavallaro, presidente del Comitato Nazionale Antimafia Livatino Saetta Costa, al primario del reparto di Ematologia Ospedale San Vincenzo Taormina Giuseppe Longo, docente presso il Dipartimento di Medicina e Farmacologia della Robert Wood Johnson Medical School, della Rutgers University del New Jersey (USA).
Non sono mancati i momenti di spettacolo con il duo comico Dandy Danno e Diva G, il soprano e il baritono giapponesi Yukari Takahashi e Yusuke Ito, l’esibizione di Antonella Arancio, e il gran finale con il “Nessun dorma” del tenore Filippo Micale.
La kermesse – così si conclude la nota stampa – è stata anche occasione per raccontare il tour della legalità che l’avv. Corrado Labisi ha percorso insieme con il Comitato Antimafia Livatino-Saetta-Costa negli istituti della provincia di Catania. Sette di queste scuole hanno voluto poi intitolare ai magistrati Livatino e Saetta e alla nobildonna Antonietta Azzaro Labisi, eroina della carità e antesignana della lotta alla mafia (per la quale è in corso un processo di beatificazione) le proprie aule magne.