Catania / Crédit Agricole inaugura Le Village, incubatore di sviluppo per la Sicilia

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Inaugurazione Le Village Crédit Agricole Catania

Si è svolta nella mattinata del 29 ottobre in via Ursino 3, a Catania, la cerimonia di inaugurazione del nuovo Village, progetto concepito e promosso da Crédit Agricole che avevamo già annunciato anche sulle nostre pagine. Il primo Village del sud Italia, consiste nella creazione di un hub funzionale al network a livello locale, per supportare imprese emergenti, e valorizzare i punti di forza dell’area. Il progetto oltre la partecipazione di Crédit Agricole Italia e Amundi vede la collaborazione di importanti aziende leader a livello locale oltre che internazionale come Irritec Spa nel settore dell’irrigazione e NTET nel settore delle telecomunicazioni.

Le Village by Crédit Agricole a Catania

Quello di Catania è il quinto Village italiano, dopo Milano Parma Padova e Sondrio, e il 45esimo al mondo. Questo progetto di CA, nato in Francia nel 2014, arriva in Italia nel 2018, con Le Village Milano by CA. Questo acceleratore di innovazione, vuole creare una rete di connessioni tra piccole imprese emergenti, università, grandi imprese operanti in settori strategici e il gruppo Crédit Agricole. Queste connessioni creano un ambiente favorevole per tutti gli attori in gioco, che si avvantaggiano l’un l’altro portandosi vantaggi reciproci, al tempo stesso valorizzando e investendo nel territorio in cui operano. In particolare le piccole start-up operanti in settori strategici dell’innovazione, trovano un terreno fertile per proliferare. Grazie a Le Village possono accedere a una maggiore visibilità locale e internazionale, frutto della collaborazione con investitori, grandi imprese e il gruppo CA, all’interno dell’ecosistema di Le Village.

Le opportunità per il territorio sindaco Catania Trantino Crédit Agricole Village

L’inaugurazione di questo centro consiste in una solida opportunità per la Sicilia, e in particolare per la città di Catania, che si è dimostrata pronta ad accoglierla. Come testimoniano le stesse parole del sindaco Trantino intervenuto (nella foto): “E’ importante essere in grado di individuare i problemi di allineamento tra la nostra generazione, parlo dai 30enni in su, con i ragazzi che molto spesso si disinteressano e non credono alla politica. Allora dobbiamo cercare di determinare questo incontro”. Importante anche il coinvolgimento con le 4 Università Siciliane, per portare opportunità concrete agli studenti di sviluppare progetti già a a partire dagli atenei, nei propri territori.

Le startup e le imprese già presenti

A pochi mesi dall’avvio, sono già 21 le startup insediate e 13 le aziende partner. Quello siciliano è quindi un ecosistema che comincia già a formarsi e che ha numerose potenzialità per il futuro. I settori strategici che interessano il progetto sono: Energia Pulita, Turismo, Mobilità Sostenibile, Agri Tech e Agri Food. Le start-up per poter partecipare devono essere costituite da meno di cinque anni, avendo un fatturato superiore ai 25 mila euro e un prodotto ”maturo” già sul mercato. Le start-up che soddisfano i requisiti, possono accedere a un programma di accelerazione, consistente in percorsi di formazione ad hoc. Per le imprese partner i vantaggi sono invece di poter sperimentare nuovi metodi di lavoro, tramite le tecnologie messe a disposizione dalle start-up, ampliare la propria digitalizzazione e innovare il proprio modello di business.

L’importanza dell’innovazione a partire dalle università della Sicilia

Elita Schillaci Crédit Agricole Le Village Catania

La creazione di un ambiente favorevole che parta dalle Università impresa e settori della pubblica amministrazione è qualcosa che già da tempo stava provando a nascere in Sicilia. Come afferma Elita schillaci (nella foto), docente di economia e gestione delle imprese «imprenditorialità e business planning» presso Università di Catania, che ha subito raccolto l’impegno di concentrarsi su progetti tesi e “riportare a casa” giovani professionisti siciliani costretti a emigrare, “l’innovazione parte dall’Università, dove da anni si tiene nell’aula start-up strategy, un corso volto a spiegare come creare una start-up, e a portare il desiderio negli studenti di innovare e investire sul proprio territorio”.

Schillaci ha sottolineato l’importanza di porre le condizioni materiali di fattibilità, per cui i giovani siano portati a pensare di poter concretamente aprire una start-up sul territorio, e che siano incentivati a farlo. Le Village Catania by Crédit Agricole è quindi importante proprio per permettere la fattibilità dei progetti che nascono nelle aule dell’Università, e che grazie a questo progetto riescono a venire in contatto con una molteplicità di opportunità.

Carlo Nibali