Catania / La città ricorda Giuseppe Fava: corteo e presidio contro la mafia

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corteo per Giuseppe Fava

Il 5 gennaio a Catania, come ogni anno, la città ha ricordato Giuseppe Fava, figura simbolo del giornalismo d’inchiesta e strenuo oppositore della mafia.

Giuseppe Fava / Il corteo contro la mafia

Nel pomeriggio l’associazione culturale I Siciliani Giovani ha organizzato il tradizionale corteo in memoria del fondatore della storica rivista I Siciliani, ucciso brutalmente dalla mafia il 5 gennaio 1984. Il corteo è partito alle 16,30 da Piazza Roma, cuore pulsante della città, con una grande partecipazione di cittadini, attivisti, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni locali. I partecipanti hanno percorso le strade di Catania fino a Via Giuseppe Fava, dove si trova la lapide commemorativa dedicata al giornalista.

Un momento di memoria collettiva / Catania non dimentica

Davanti alla lapide, si è tenuto un presidio carico di emozione. Alcuni membri dell’associazione I Siciliani Giovani hanno preso la parola per ricordare il coraggio di Fava, il suo impegno nel denunciare i legami tra mafia e politica, e il suo instancabile lavoro per una società più giusta. Tra i momenti più toccanti, il minuto di silenzio osservato in suo onore.Giuseppe Fava lapide

 

Una presenza forte della comunità / Uniti in una memoria condivisa

Il corteo ha visto la partecipazione di diverse generazioni, dai più anziani, che ricordano i difficili anni ’80, ai più giovani, spesso cresciuti grazie al lavoro di sensibilizzazione fatto dall’associazione e dalle scuole. Presenti anche diverse personalità del mondo della cultura e dell’informazione, che hanno sottolineato quanto sia importante non dimenticare il sacrificio di chi ha pagato con la vita il proprio impegno civile. Il ricordo di Giuseppe Fava si rinnova ogni anno, ma assume un significato ancora più profondo in un momento storico in cui il giornalismo e la libertà d’espressione sono messi a dura prova in molte parti del mondo. “Ricordare Fava significa ricordare a tutti che non si può essere neutrali di fronte all’ingiustizia”, ha detto un giovane partecipante al corteo.

L’eredità di Giuseppe Fava / Il giornalismo come arma contro la mafia

A 41 anni dal suo assassinio, il nome di Giuseppe Fava continua a risuonare come simbolo di integrità e resistenza. La rivista I Siciliani, da lui fondata, ha aperto la strada a un giornalismo d’inchiesta che non teme di denunciare, fare nomi e affrontare i poteri forti. Il suo lavoro ha ispirato generazioni di giornalisti e attivisti in tutta Italia e non solo. L’evento del 5 gennaio non è solo un’occasione per commemorare una figura storica, ma anche per ribadire l’importanza dell’impegno civile nella lotta contro la mafia e ogni forma di oppressione.
Come ha ricordato Francesca, membro dell’associazione Open Catania: “Giuseppe Fava ci insegna che il silenzio è il miglior alleato della mafia. Sta a noi continuare a parlare, denunciare e lottare”. La città di Catania, ancora una volta, si è dimostrata unita e determinata a non cedere all’oblio.

Flavia Maria Vella