E’ stata inaugurata a Catania la mostra che celebra attraverso le copertine della”Domenica del Corriere” la Grande Guerra del 1915/1918.
Luogo dell’evento il sacrario delle vittime di guerra del complesso monumentale di San Nicolò L’Arena, che custodisce le salme di 101 caduti durante il primo conflitto mondiale. Esiguo certamente il numero dei valorosi soldati che hanno trovato sepoltura in questo luogo sacro e legato così intensamente alla storia della città, a fronte delle circa 2300 vittime catanesi. Nel lontano 4 novembre 1926 giunsero in questo luogo le prime 96 salme dal cimitero comunale di “Zia Lisa”, a cui seguirono, nei quattro anni successivi, le altre.
Il sacrario venne inaugurato alla presenza del re Vittorio Emanuele III il 4 maggio 1930. Questo luogo di sepoltura nella chiesa di San Nicolò l’Arena nacque per volere dell’avvocato Vito Pavone, presidente di una associazione esistente già alla fine del primo conflitto mondiale, che riuniva le famiglie dei caduti di guerra. Progettista dell’opera l’ingegnere Alessandro Vucetich, mentre la parte pittorica venne affidata all’artista Alessandro Abate. Di grande pregio il gruppo scultoreo collocato nel vestibolo e che rappresenta un guerriero abbracciato alla gloria, opera di Luciano Condorelli. Una seconda cappella venne realizzata negli anni ’60 per i caduti del secondo conflitto mondiale e della guerra d’Africa. L’ultima traslazione, che risale al 1972, accoglie circa 900 salme di soldati ignoti.
La mostra, voluta dall’istituto nazionale per la Guardia d’Onore alle reali tombe del Pantheon, delegazione provinciale di Catania, ha visto numerosi partecipanti alla cerimonia inaugurale apertasi con il saluto del delegato per la Sicilia degli ordini dinastici della Real Casa Savoia, avv. Francesco Atanasio, del delegato di Catania delle Guardie d’Onore, ing. Salvatore Caruso e dal vicesindaco di Catania Marco Consoli.
In esposizione pannelli che raccolgono le copertine della “Domenica del Corriere” illustrate da Achille Beltrame con didascalie descrittive degli eventi illustrati. Una lugubre pagina di storia con un numero impressionante di vite umane che venne sacrificato, evento che l’Italia e il mondo intero avrebbero rivissuto qualche decennio dopo, con il secondo, non meno cruento, conflitto bellico.
Gabriella Puleo