Assomel ( Associazione specialisti medico legali ) e Sismla ( Sindacato italiano specialisti in medicina legale e delle assicurazioni ) hanno organizzato il primo convegno siciliano dedicato alla medicina legale. Un ruolo, quello del medico legale, che negli ultimi anni è cambiato notevolmente ed ha assunto responsabilità sempre maggiori e delicate. Durante l’intensa e proficua due giorni di lavoro – informa un comunicato dell’ufficio stampa dell’ organizzazione – i medici legali siciliani si sono confrontati sulle numerose sfaccettature della professione, sulle problematiche, sui rischi e sugli ultimi aggiornamenti legislativi in merito. Tre le macro-aree su cui è stato articolato il congresso: la fragilità dell’anziano, il rischio clinico e le infezioni nosocomiali e, infine, la questione dell’invalidità civile.
Ad aprire i lavori, all’Hotel Nettuno di Catania, il saluto del prof. Raffaele Zinno, segretario nazionale Sismla, e del dott. Aldo Maggiordomo, presidente Assomel Palermo. Tra le autorità presenti all’apertura del congresso, insieme al prof. Antonino Biondi, anche la dott.ssa Agata Santonocito, magistrato storico della D.D.A della Procura di Catania, in prima linea nella lotta alle cosche mafiose, pubblico ministero nei più importanti processi di mafia della storia della città di Catania. Attualmente è coordinatrice del gruppo di lavoro della responsabilità medica in ambito penale nella procura distrettuale di Catania.
La presentazione del convegno è stata affidata al vice presidente nazionale del Sismla, Salvatore Iannuzzi, poi spazio alla prima sessione dedicata alla fragilità dell’anziano dalla clinica alla medicina legale. Un argomento attuale e decisamente molto delicato, se è vero che la maggiore vulnerabilità di questa categoria di pazienti, rende ancor più complesso il ruolo del medico per l’intersecarsi di numerosi fattori e patologie che rendono molto sottile l’equilibrio di intervento. Anche in questo caso il ruolo del medico-legale è delicato e decisivo.
La seconda giornata di lavoroha dato spazio alle altre macro-aree del congresso: dalle infezioni nosocomiali alle gestione del rischio clinico. Potrebbe apparire un controsenso parlare nel 2017 di infezioni contratte in ospedale, ma, purtroppo, è argomento ancora attuale, anche se i numeri italiani sono notevolmente migliorati negli ultimi anni. Anche questo in questo, come hanno dimostrato gli interventi dei relatori che si sono susseguiti, la figura del medico legale assume un ruolo assolutamente decisivo. Il congresso è stato anche occasione per un importante aggiornamento su quello che è il nuovo modello per la gestione del rischio clinico dovuto alle infezioni nosocomiali. Il momento clou della due giorni di lavoro è stato, certamente, il confronto-dibattito sul rischio clinico a cui hanno partecipato, oltre agli esperti del settore, anche i direttori generali delle aziende ospedaliere catanesi. Il dibattito è stato acceso e ricco di spunti: si è discusso di come sia cambiato, negli ultimi anni, il ruolo del medico legale e di quella linea sottile che separa quello che in sanità si chiama appunto ‘rischio clinico’, ma che è comunemente conosciuto come ‘malasanità’.
In questo senso, dopo l’introduzione del prof. Vittorio Fineschi, è stato uno degli organizzatori del congresso, il dott. Mario Chisari, a parlare alla platea di come sia cambiato il ruolo del medico legale negli ultimi anni, anche alla luce della nuova legislazione. Spazio, poi, agli interventi dei direttori generali delle aziende ospedaliere catanesi: Angelo Pellicanò per il il Cannizzaro, Paolo Cantaro per il Vittorio Emanuele, Giorgio Santonocito per il Garibaldi e, infine, Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Asp di Catania. Interventi dei dirigenti inframmezzati dall’opinione della prof.ssa Paola Frati che ha erudito la platea, tornando ancora una volta sul tema delle infezioni nosocomiali.
Prima dell’apertura del dibattito, una sorpresa ha impreziosito il già ampio panorama degli interventi: nonostante sia in piena campagna elettorale come candidato a Rettore dell’Università di Catania, il prof. Francesco Basile, preside della Scuola Facoltà di Medicina di Catania, non è voluto mancare all’appuntamento, ricordando, nel suo intervento, come siano importanti i numeri degli studenti che scelgono la medicina legale come specializzazione medica.
L’ultima sessione del congresso, infine, è stata dedicata alla questione dell’invalidità civile e del ruolo decisivo del medico legale nella concessione o meno dell’invalidità. Numerosi e interessanti, anche in questo caso, gli interventi dei relatori: in particolare è stato dato spazio al ruolo dell’ente previdenziale, l’Inps, e al rapporto della Cassa con il medico-legale che deve effettuare la perizia.