Si chiamava piazza Alfredo Cappellini, per poi essere dedicata alla memoria di Giovanni Falcone, simbolo per eccellenza dell’antimafia, di cui giorni
addietro è ricorso l’anniversario della morte. Ad oggi constatiamo lo stato di degrado e di noncuranza in cui versa a Catania la piazza, inserita tra Corso Martiri della Libertà e il quartiere di San Berillo Vecchio.
“Abbiamo fatto un sopralluogo, dichiara Adele Palazzo, segretaria Circolo PD Centro Storico che informa con questo comunicato – insieme al parroco della chiesa Crocifisso della Buona Morte, Giuseppe Gliozzo, punto di riferimento di moltissimi abitanti della zona, che attraverso le attività di culto e ricreative svolge una funzione di aggregazione sociale importantissima per il quartiere”.
La piazza ridotta principalmente a parcheggio, presenta il bellissimo basolato lavico in evidente condizione di dissesto, costituendo pericolo di inciampo o caduta per pedoni e per eventuali avventori in bici, essendo luogo tracciato come pista ciclabile.
Nonostante vi sia il divieto di entrata da uno dei lati (via Francesco Crispi) molto spesso si assiste all’accesso di autovetture, che danneggiano ulteriormente il basolato lavico. Inoltre i paletti, anch’essi di pietra lavica, che delimitano la parte centrale, sono stati oggetto di attacchi vandalici o di urti da parte delle macchine che parcheggiano nonostante i divieti, e si presentano piegati o addirittura divelti.
Nonostante vi siano degli alberi, la manutenzione del verde appare inesistente. Il parroco racconta che
qualche anno fa gli furono regalati due piante di ulivo, che ha piantato nella piazza davanti alla chiesa e a cui non può prestare le dovute cure in quanto gli è stato detto che ormai erano diventati di proprietà pubblica e un privato non può intervenire.
“Le piazze devono avere principalmente una funzione di aggregazione sociale – conclude Adele Palazzo -, svuotarle di tale funzione, contribuisce ad accrescerne la marginalizzazione, con conseguente perdita di identità dei luoghi. Chiediamo pertanto all’Amministrazione comunale di intervenire per ripristinare condizioni di decoro e sicurezza, garantendone la vigilanza e la manutenzione necessarie”.