Si è svolto lo scorso venerdì 16 gennaio, presso un’affollata aula magna del Rettorato in piazza Università a Catania, la presentazione del libro “La diplomazia pontificia in un mondo globalizzato” alla presenza dell’autore, il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Emerito della Città del Vaticano. L’incontro è stato organizzato dalla Libreria Editrice Vaticana che ha curato la pubblicazione e dalla cattedra di Diritto Internazionale e Diritto dell’Unione Europea del Dipartimento di Giurisprudenza dell’ateneo catanese.
Il Rettore Giacomo Pignataro ha accolto i convenuti sottolineando l’importanza e al contempo la complessità, nel dibattito corrente, della questione politica internazionale nell’attuale fase di globalizzazione e segnatamente in un paese come il nostro, fortemente esposto ai flussi migratori e dunque al conseguente confronto tra differenti “mondi”, culture, religioni.
Articolato intorno a sette tematiche di riferimento, il volume si propone di individuare le finalità della diplomazia vaticana e le sfide attuali, alla ricerca dell’ “utopia del bene”, così come ha affermato nella prefazione Papa Francesco.
L’intervento del cardinale Bertone si è mosso su due piani complementari: la sua storia personale e la Storia che ha percorso ed attraversato, con la vocazione e la formazione salesiana a tenerli fortemente interconnessi. Docente di Teologia Morale Speciale e di Diritto Internazionale, professore Ordinario di Diritto Pubblico Ecclesiastico ed in seguito Rettore presso la Pontificia Università Salesiana, monsignor Bertone diviene nel ’91 arcivescovo di Vercelli e nel 2002 di Genova. Consultore in diversi Dicasteri della Curia Romana, in qualità di Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede ha partecipato alla stesura della nota dottrinale sull’impegno ed il comportamento dei cattolici nella vita politica; ha incontrato suor Lucia prima della pubblicazione della terza parte del «segreto» di Fatima; ha inoltre collaborato alla revisione del Codice di Diritto Canonico e visitato 150 diocesi per la sua ricezione nelle Chiese particolari.
La formazione accademica, le esperienze pastorali e il compimento di articolati incarichi sono il background del cardinale Bertone, più che la “militanza” nella diplomazia, quando nel 2006 Papa Benedetto XVI lo nomina Segretario di Stato: compito delicato e complesso quello del primo collaboratore del Pontefice che deve intrattenere rapporti con tutti gli stati e gli organismi internazionali in un intreccio di incontri pubblici e colloqui riservati. Gestione del potere? Piuttosto l’apertura di nuovi orizzonti all’azione della Chiesa esercitando il “martirio della pazienza”, come aveva affermato il cardinale Agostino Casaroli, suo predecessore fino al ’90. Il Segretario di Stato accompagna inoltre il Santo Padre nei suoi viaggi internazionali intrattenendo rapporti istituzionali: l’ultimo, in ordine di tempo, quello a Rio de Janeiro per la Giornata Mondiale della Gioventù nel 2013. Tra questi il cardinale T. Bertone ricorda i cinque compiuti a Cuba che hanno portato ad una graduale apertura al dialogo, al permesso di entrata per alcune suore e sacerdoti, fino agli incontri con Fidel Castro che nel viaggio del 2012 gli chiese dei volumi di Papa Benedetto da meditare.
Katya Musmeci