Catania / “Sguardi d’energia”, all’ospedale Cannizzaro dal 12 al 16 settembre campagna nazionale di sensibilizzazione sul tumore ovarico

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Da sx: Pellicanò, Scollo, Scandurra e La Spina

Sedute di make-up della durata di un’ora per aiutare ad affrontare il carcinoma ovarico, il più insidioso e meno conosciuto dei tumori femminili, coinvolgeranno ottanta pazienti all’ospedale Cannizzaro da lunedi 12 settembre. È la tappa siciliana della campagna nazionale “Sguardi d’energia”, organizzata da ACTO onlus (Alleanza contro il Tumore Ovarico), in partnership con Youngblood Mineral Cosmetics e con il supporto di Roche.

L’iniziativa- informa un comunicato – è stata presentata questa mattina dal dott. Angelo Pellicanò, direttore generale dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro; dal prof. Paolo Scollo, direttore del Dipartimento materno-infantile e presidente della Società italiana di Ginecologia e Ostetricia; dalla dott.ssa Elisabetta Ricotti in rappresentanza di ACTO, dalla dott.ssa Giuseppa Scandurra e dalla dott.ssa Sonia La Spina, rispettivamente oncologa e psicologa dell’ospedale Cannizzaro. È intervenuta anche la dott.ssa Francesca Catalano, direttore della Senologia.

Da sx: Pellicanò, Scollo, Scandurra e La Spina
Da sx: Pellicanò, Scollo, Scandurra e La Spina

Il tumore ovarico è poco conosciuto ma è il più grave, per mortalità, fra i tumori femminili, a causa dell’assenza di sintomi chiari e precisi: per questo ACTO, come ha spiegato Ricotti, ha avviato nel 2015 la campagna di sensibilizzazione, che nel 2016 ha fatto tappa a Napoli e Modena. Ora “Sguardi d’energia” arriva a Catania: «Il Dipartimento materno-infantile dell’ospedale Cannizzaro – ha detto Pellicanò – è un centro di riferimento della chirurgia oncologica ginecologica e comprende un centro di eccellenza nel trattamento senologico. Anche per questo abbiamo accolto con grande favore l’iniziativa, che contribuisce a diffondere maggiormente l’informazione sul tumore ovarico in termini di prevenzione».

«Si tratta di una patologia che in passato è stata sottovalutata e che oggi è diventata anche un problema sociale», ha spiegato a questo proposito il prof. Scollo. «Fortunatamente, in questi ultimi dieci anni si è sviluppato un nuovo interesse verso il carcinoma ovarico, sia perché si è compreso che con un corretto approccio medico e chirurgico aumenta la possibilità, se non di una guarigione, comunque di una lungo sopravvivenza, sia perché è aumentata la sensibilità alla prevenzione. Circa il 70% dei tumori ovarici che curiamo è in terzo stadio, con malattia avanzata, e viene scoperto per il sintomo del terzo stadio, non per il sintomo del carcinoma ovarico. In fase avanzata, infatti, si manifesta prevalentemente a causa dell’ascite, cioè accumulo di liquido nella cavità addominale. La paziente spesso si reca dal medico curante o in ospedale per due sintomi fondamentali: per la tensione addominale, perché l’addome si è gonfiato a causa dei liquidi, o per la sub-occlusione intestinale. L’intervento su un terzo stadio ha un iter e risultato diverso da uno in primo stadio». Per questo la prevenzione è fondamentale: «Il consiglio dei ginecologi – ha concluso Scollo – è quello di sottoporsi a visita ed ecografia almeno una volta l’anno, a partire dall’età del primo rapporto sessuale o comunque a partire dai 18 anni, al fine di diagnosticare in tempo l’eventuale malattia».

Come hanno riferito le dott.sse Scandurra e La Spina, alle sedute di make-up di “Sguardi d’energia”, che si svolgeranno nell’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia da lunedì 12 a venerdì 16 settembre, prenderanno parte 80 pazienti di tutte le età, provenienti da tutta la Sicilia, che saranno truccate da make-up artist e assistite con supporto psicologico.

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