Ieri sera, nell’Anfiteatro le Ciminiere di Catania, centro congressuale fieristico culturale sito in Piazzale Asia, si è svolta la serata inaugurale della XX edizione del Festival Internazionale di Tango della Sicilia.
La manifestazione, contemplata nel cartellone del Catania Summer Fest 2022, continuerà ogni sera, a partire dalle 21.30, e si concluderà il prossimo martedì 16 agosto.
Ed è stato un gran successo l’apertura di questa kermesse entrata ormai nelle leggende delle convention internazionali. Grazie non solo alla partecipazione di artisti di primissimo piano ma soprattutto ad un’organizzazione di grande spessore qual è quella dell’associazione culturale “Caminito Tango” con il supporto logistico dell’“Accademia Proyecto-Tango” di Catania.
“È stata forte l’emozione nel tornare ai grandi eventi di tango. È stato impegnativo ma i risultati hanno ripagato gli sforzi. Siamo orgogliosi del cast eccezionale che dà lustro a questa ventesima edizione che voleva rispondere alle aspettative degli aficionados che l’hanno tanto attesa” .
Così si è espresso il direttore artistico Angelo Grasso, Miglior Organizzatore di eventi ai “Premios Tango” di Buenos Aires 2019.
Festival Internazionale di Tango della Sicilia, la storia
Il tango, che oggi conosciamo come danza elegante e sensuale, pare provenga in realtà da umili origini. Quelle degli immigrati del periodo che va dalla fine dell’800 agli inizi del ‘900. Dunque, da una commistione di diverse culture. Con il suo carattere carnale ed energico, si ballava inizialmente solo all’interno delle case, nei conventillos, nei peringundìn e nei bordelli. Ma in poco tempo questa danza è stata scoperta anche dalla borghesia e ben presto diffusa e apprezzata anche in Europa.
Negli anni’90 è arrivata poi anche ai piedi del vulcano Etna, grazie all’intuizione di qualche precursore lungimirante. Tra questi, proprio Angelo Grasso, che ha iniziato le prime lezioni di tango presso il CUS Catania. Ma lui ha voluto puntare sul tango non solo come danza ma anche come cultura. Mensilmente, infatti, ha coinvolto i maestri argentini qui a Catania, per far conoscere la musica, la lingua e tutta la cultura che ruota intorno a questo ballo.
Outfit tipicamente argentini per i ballerini del festival di tango
Per lei, tacchi rigorosamente a spillo e gonne longuette che mostrano lo stacco di gamba agile e armonioso. Per lui, scarpa chiusa in stile classico ma con suola in cuoio, adatta alle piste tradizionali o all’aperto. E se non avessero fatto in tempo a procurarsele, avrebbero potuto acquistare sul posto calzature e abbigliamento sfavillante, tipico dei ballerini di tango.
E ce n’erano più di 500, ieri sera, giunti da 29 paesi europei e in rappresentanza di tutte le regioni italiane. Centinaia di tangueros in continuo fermento, tra gli spalti e la pista di 265 mq dell’Anfiteatro Le Ciminiere. Una nuova location, quella di quest’anno, che ha contribuito al successo della manifestazione: suggestiva, elegante e facile da raggiungere dal centro della città.
Dalle 21.30 e fino a notte fonda, i ballerini sono stati instancabili. Sotto il cielo estivo catanese, illuminato dal chiarore di una luna piena. Ha echeggiato la musica argentina, dal vivo e non, grazie al DJ argentino Gabriel Sodini ed al gruppo musicale i Tango Sonos. A metà serata, presentati da Angelo e Donatella Grasso, l’ingresso in pista del grand cast di maestri, tra cui il leggendario Miguel Angel Zotto.
Presenti alla serata Federico Portoghese, Commissario della Città Metropolitana di Catania, l’Assessore alla cultura Cinzia Torrisi e la Responsabile evento della Città Metropolitana Lucrezia Dragonetto.
Cristiana Zingarino