Si è conclusa la ventunesima edizione del Catania Tango Festival. I numeri eccezionali lo hanno consacrato, anche questa volta, tra gli eventi di Tango più apprezzati nel mondo. Un festival che, grazie alla sua lunga durata, è capace di coniugare danza, divertimento e vacanze tra le bellezze della Sicilia.
Un’edizione che ha visto una grande percentuale di ritrni ma anche tanti nuovi tangueros giungere da ogni parte del mondo – come ha riportato un comunicato stampa. Venticinque le nazioni presenti e 15 le regioni d’Italia. Un programma vincente, quello del festival catanese, con un cast stellare, 10 tango DJ alternati in consolle, tre orchestre e ancora lezioni e stage prestigiosi. Quest’anno, soprattutto, il grande ritorno nella plaza tradizionale del Lido Azzurro. Grande quasi 700 mq, la pedana ha accolto circa 800 ballerini ogni serata.
Lo spettacolo clou è stato quello di domenica 13. Un vero Tango show che ha visto in pista grandi protagonisti ovvero i maestri Joe Corbata e Lucila Cionci, Ariadna Naveira e Fernando Sanchez, Pablo Inza e Sofia Saborido, Neri Piliu eYanina Quiñones e, dulcis in fundo Angelo e Donatella Grasso. Ogni coppia una tradizione di tango diversa, per una proposta completa di interpretazioni professioniste originali e coinvolgenti: la vera bellezza di un festival. Il tutto immortalato nelle splendide fotografie del Premiso Tango Michele Maccarrone.
Angelo Grasso premiato agli Oscar del tango in Argentina quale migliore organizzatore di eventi
Il Catania Tango Festival nasce per i ballerini, per i tangueros. Dunque, il primo occhio di riguardo è per loro, assecondare le esigenze di chi vuole ballare ad oltranza e divertirsi. Alle attenzioni per gli appassionati bisogna poi aggiungere lo show che rende gradevole la partecipazione anche a chi di tango non se ne intende. Angelo Grasso è stato premiato come miglior organizzatore di eventi agli Oscar del tango in Argentina proprio perché lui ha cura di tutti questi dettagli.
Il Festival catanese, inoltre, è stato candidato nella triade dei migliori festival internazionali. Perché? Perché dura più di qualunque altro festival di tango. Nelle prime edizioni contava fino a undici giorni. Negli ultimi anni sono solo sei ma è una durata che supera comunque ogni standard. Ed in questo lungo arco di tempo è in grado di offrire veramente tanto: milonghe pomeridiane, totalmente gratuite, e milonghe serali; lezioni con rinomati maestri e stage importanti; tanta aggregazione, tanto spettacolo e tanto divertimento.
Il Catania tango festival in una plaza dal forte richiamo argentino
Per l’edizione dell’anno scorso, causa limitazioni imposte della pandemia, si era scelto un luogo diverso dal lido Azzurro, che è la location tradizionale. Il popolo dei tangheri, però, molto affezionato alla plaza del lido ne aveva un po’ risentito. Quest’anno il grande ritorno alla tradizione che nasce da un argentino vissuto a Catania, Luis Laudonio, che diversi anni addietro gestiva il Lido Azzurro.
Nonostante non fosse ballerino di tango, osservando la pedana rotonda presente nella struttura balneare, Laudonio si convinse che assomigliasse proprio ad una plaza argentina dove si balla il tango. Le grandi dimensioni della pedana assecondavano perfettamente non solo il ballo in ronda ma offrivano anche la possibilità di sbizzarrirsi in giri esterni ed interni. Insomma una plaza perfetta. Da qui gli accordi con l’organizzatore.
Fu così che nacque la tradizione del Festival presso la struttura balneare. Da allora, ogni sabato sera, al Lido Azzurro si balla il tango.
Cristiana Zingarino