Catania / Teatro, “Inferno, suite per Dante”debutta il 25 al Castello Ursino

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Inferno,suite per Dante

Dante Alighieri, Beatrice ed il conte Ugolino della Gherardesca racconteranno di sé nella rappresentazione teatrale “Inferno suite per Dante”.
Anche quest’anno Buongiorno Sicilia e Vision Sicily hanno rivolto l’attenzione alla celebre opera del Sommo poeta. La Comedìa, o Divina Commedia, verrà riproposta con alcuni suoi versi più rappresentativi dalla voce di Angelo D’Agosta, Liliana Randi e Davide Sbrogió. Saranno loro, infatti, ad interpretare i personaggi citati.

Nella ricorrenza dei settecento anni dalla morte dello scrittore, il regista Giovanni Anfuso ne ha omaggiato la figura letteraria. Lo ha reso, ancora una volta, protagonista. Il consueto appuntamento estivo avrà come location il Castello Ursino di Catania.

Giovanni Anfuso
Il regista Giovanni Anfuso (Foto di Santo Consoli)

La sera del debutto, mercoledì 25 agosto, il sito storico udirà diffondersi tra i suoi ambienti i versi dell’opera poetica. Sono gli stessi versi che producono emozioni molteplici al lettore. Grazie agli attori prenderanno consistenza e figura.

L’Inferno di Dante, classico senza tempo

Nonostante lo scorrere del tempo, attraggono sempre con grande interesse, giacché la Comedìa costituisce un punto essenziale della letteratura italiana. Inferno, Purgatorio e Paradiso contengono vari personaggi e figure del tempo di Dante. Sono voci politiche di allora, voci di “drammi sentimentali” e voci di fede.

Lo spettacolo teatrale, con scene e costumi curati da Riccardo Cappello, è atteso con stimolante curiosità. La musica è di Nello Toscano. I movimenti scenici sono di Fia Distefano mentre Agnese Failla è l’aiuto regista.

Un nuovo sito per la rappresentazione dell’Inferno

La rappresentazione non ha una sola sede di messa in atto. Oltre al Castello Ursino è stata proposta nel piazzale della chiesa del Purgatorio di Militello in Val di Catania e nel Cortile dei Gesuiti a Noto. Un appuntamento con la cantica di Dante certamente innovativo per il sito.

Per Sbrogiò e D’Agosta si tratta di continuità nell’interpretazione dei rispettivi personaggi. Il momento culturale ha attinto dal poema allegorico-didascalico per far rivivere un viaggio nel tempo davvero unico.

Rita Messina

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