La storia della costruzione del Campanile Sud s’intreccia sia con la storia della cattedrale sia dell’antico abitato di Acireale. Originariamente era infatti staccato dall’antica chiesetta dedicata a Maria Santissima Annunziata, che sorgeva agli inizi del 1500 all’interno dell’antico bosco di Aci, sulla strada consolare che congiungeva Catania con Messina.
L’edificazione della torre campanaria risale probabilmente al 1544. Come riportato dal cronista Tommaso Lo Bruno, tale data appariva incisa sui merli del cammino di ronda fino al 1600. Solo successivamente, con i vari ampliamenti della chiesa dell’Annunziata, elevata al grado di chiesa matrice della città nel 1558 in quanto l’unica ad avere un campanile, la torre fu inglobata nella facciata e fu notevolmente trasformata.
Cattedrale di Acireale / La vocazione storica del campanile sud
I lavori di completamento furono affidati in un primo momento ad Alessandro Greco e nel 1729 a Giovanni Flavetta, intagliatore di Siracusa che assunse l’incarico di completare il secondo e il terzo loggiato. Mentre Francesco Guido si occupò della realizzazione delle mattonelle colorate che rivestono la cuspide conica del campanile. Originariamente aveva una duplice funzione: campanile per richiamare i fedeli per le funzioni religiose, ma anche torretta di avvistamento per avvisare la popolazione in caso di attacco di briganti. Perché dall’alto si dominava la costa e il cosiddetto Bosco di Aci.
Cattedrale di Acireale / Origini e scopi del campanile sud
Probabilmente faceva parte delle numerose torri e fortezze di avvistamento costruite sull’isola sulla costa e nell’entroterra. Tutti avamposti di difesa realizzati a partire dall’epoca di Federico II e nei secoli successivi per proteggere la Sicilia da eventuali attacchi esterni.
La struttura del nostro campanile sembra infatti proprio mettere in evidenza tale funzione perché la base non risulta retta, ma inclinata verso l’esterno, proprio per avere una maggiore stabilità in quanto non appoggiata su nessuna costruzione. La base svasata inoltre era tipica di torri o castelli costruite in Sicilia intorno al 1300 o successivamente per assolvere a tale funzione. Infatti proprio sulla costa acese erano diverse le strutture difensive e il campanile di Aci San Filippo, come il nostro, assolveva entrambe le funzioni.
Cattedrale di Acireale / I magnifici esterni del campanile sud
Anche le feritoie che scandiscono il primo ordine fino alla cornice aggettante sempre in pietra lavica rimandano a tale funzione. Sul secondo e il terzo ordine si aprono delle finestre a bifora per ogni lato. Il secondo in modo particolare presenta ancora il contrasto tra le paraste in pietra lavica e la restante parte in pietra bianca di Siracusa.
Le bifore con arco a sesto acuto sono iscritte all’interno di un arco a tutto sesto aggettante e divise da colonne l’una diversa dall’altra con capitelli in stile differenti. Al centro dell’estradosso sono stati inseriti dei piccoli rosoni bicromi. Le bifore del terzo ordine invece, oltre a presentare colonne e capitelli diversi per ogni lato del campanile, appaiono decorate nell’estradosso da motivi floreali. Su quest’ultimo ordine si erge il tamburo ottagonale da cui si eleva la guglia del campanile, decorata con motivi geometrici.
Cattedrale di Acireale / Le sorprese degli interni del campanile sud
Anche l’interno si presenta risistemato. Nel vano inferiore era ubicata prima una cappella. Successivamente in tale spazio venne collocato il fonte battesimale tutt’ora esistente. Al visitatore rivela numerose sorprese. Dalla stessa scala si arriva infatti anche alla cantoria, da dove si può ammirare l’antico emiciclo usato dal coro per allietare le celebrazioni liturgiche, gli affreschi novecenteschi di Giuseppe Sciuti. In modo particolare si sono possono ammirare la scena che raffigura la Madonna con il Bambino, con il titolo di Odigitria. Quindi due arcangeli e quella con Dio Padre tra i profeti e soprattutto la chiesa dall’alto. Proseguendo il cammino, alla fine del primo ordine si possono notare i pesi dell’antico orologio a pendolo. Nonché il retro dell’orologio elettrico, realizzato nella seconda metà del Novecento.
Continuando, notiamo una bifora rivolta a Nord, murata alla fine dell’Ottocento, perché risalgono al 1889 il rosone, il secondo campanile e la falsa galleria. Quindi salendo ancora troviamo, oltre agli stemmi dei vescovi Russo e Bacile, l’antico orologio a pendolo che riceveva, per funzionare, la carica ogni 24 ore. Nel terzo e ultimo livello, invece, sono collocate le campane: tra queste spicca quella grande, con l’immagine dell’Annunziata.
Da questo livello si apre lo spettacolo del panorama in quanto, oltre alla piazza, si può ammirare buona parte della costa. In determinati giorni, anche la costa della Calabria, ma soprattutto l’Etna, con i numerosi spettacoli che regala.
Il campanile della cattedrale della Santissima Annunziata è visitabile tutti i giorni grazie al prezioso impegno di clero e laici della Diocesi di Acireale. Per informazioni, basta contattare telefonicamente il numero fisso 095601797 oppure i numeri cellulari 3498594465 e 3491846061. Su richiesta anticipata, è possibile effettuare la visita sul campanile o in chiesa accompagnati da un volontario.
Silvia Giuffrida