CEI / Acireale tra le diocesi protagoniste della nuova campagna “Uniti nel dono”

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Tra le diocesi protagoniste della nuova campagna istituzionale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) “Uniti nel dono”, c’è proprio Acireale. La campagna, dal titolo Chiesa cattolica italiana. Nelle nostre vite, ogni giorno rimarca il ruolo dei sacerdoti nella vita quotidiana delle comunità, mettendo in luce come la loro presenza attiva e il loro impegno siano essenziali.

CEI / Acireale protagonista della campagna “Uniti nel dono”

Per l’intero mese di gennaio 2025, dunque, il messaggio chiave della campagna CEI, ideata e prodotta da Casta Diva Group, sarà on air sui vari canali di comunicazione (social media e incontri pubblici). L’obiettivo è quello di sensibilizzare la collettività al sostegno della Chiesa Cattolica. Valorizzando la vocazione sacerdotale e ricordandone l’importanza per la crescita della comunità, attraverso la vicinanza e l’ascolto.

A prestare il volto alla campagna l’acese Don Orazio Tornabene. Egli rappresenta un esempio di sacerdozio che si distingue per la sua vicinanza alla gente. Nonché per il suo impegno nel promuovere lo sviluppo sociale e territoriale. Sacerdote dal 2013, è promotore di iniziative di assistenza e supporto come i Centri di Ascolto Caritas, che rappresentano un faro di speranza. Progetti virtuosi, capaci di trasformare le sfide locali in opportunità di crescita nonché di sviluppo per i giovani di Acireale. Grazie alle testimonianze di chi ha beneficiato dei progetti portati avanti da Uniti nel dono e al sostegno di Don Orazio, si vuole promuovere un messaggio di speranza e di fiducia nel prossimo.

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Le iniziative della Diocesi di Acireale nella nuova campagna CEI

«Il sacerdote, fin dalla sua istituzione, ha avuto come modello Gesù Cristo, che cammina sulla terra portando il volto misericordioso del Padre. – ha dichiarato – Egli non annuncia solamente a parole, ma diventa Parola incarnata. Oggi più che mai il sacerdote deve incarnare quel messaggio di speranza. Vivendolo nella quotidianità, nelle opere concrete, insieme alle persone e con le persone». Direttore della Caritas diocesana e della pastorale sociale e del lavoro, Don Orazio testimonia nella campagna dei progetti promossi dalla Diocesi, in collaborazione con la Fondazione Città del Fanciullo. Quest’ultima, presieduta da Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, desidera promuovere una rete tra istituzioni, associazionismo e comunità ecclesiale.

Al centro delle iniziative si trovano progetti mirati a contrastare la disoccupazione giovanile e a frenare il fenomeno dell’emigrazione verso il Nord Italia. Tra le proposte di maggior rilievo spiccano i corsi di formazione dedicati a incentivare l’imprenditorialità e la creatività giovanili. Con un focus particolare sui settori agricolo e turistico, punti di forza del territorio. Le iniziative, sostenute dalla collaborazione con i Gruppi di Azione Locale (GAL) Terre di Aci, puntano a creare opportunità stabili e durature, affrontando anche criticità come la stagionalità del lavoro e il caporalato.

CEI / Don Orazio Tornabene volto della campagna 

Sulla sua esperienza personale, Don Orazio ha dichiarato: «Coprire il ruolo di testimonial per una campagna a sostegno della Chiesa Cattolica significa, prima di tutto, testimoniare nel mondo della comunicazione il bene che si può compiere attraverso la condivisione. La condivisione diventa carità e, per sua natura, testimonianza. Con lo spot abbiamo raccontato gli sforzi compiuti per camminare accanto al prossimo e sostenerlo nel nome di Gesù Cristo».

In un contesto in cui le sfide sociali ed economiche sono sempre più complesse la campagna Uniti nel dono si configura non solo come un’iniziativa di sensibilizzazione. Ma soprattutto come testimonianza tangibile dell’impegno quotidiano dei sacerdoti e dei volontari che, con il loro lavoro, rispondono alle necessità dei più vulnerabili. In questo cammino di solidarietà, la Chiesa si conferma una rete di sostegno fondamentale per la comunità. Nonché punto di riferimento capace di generare opportunità di cambiamento, crescita e inclusione. «Nell’Italia di oggi, senza la Chiesa e la sua rete solidale, ci sarebbe un grande vuoto» spiega Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica. Grazie a questi sforzi, le radici di speranza si rinsaldano. Alimentando il futuro delle nuove generazioni e favorendo un senso di comunità che fa la differenza.

Mariachiara Caccamo