Cento semi per l’educazione, cento anni di storia salesiana, di vita e di grazia all’istituto Spirito Santo di Acireale.
22 Luglio 2013: si celebrano nella casa grandiosi festeggiamenti per commemorare il centenario di presenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice nella città.
La direttrice, Sr Maria Trigila, e la sua comunità (25 suore) hanno tanto lavorato per la realizzazione di questo evento, vogliono suggellare questa ricorrenza con la consacrazione del nuovo altare della chiesa, ideato dall’ingegnere Aurelio Diana.
Presiede la solenne concelebrazione il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti che, nell’omelia, sottolinea “come l’altare consacrato rende presente il Cristo che si offre al Padre, associando al suo mistero rendentivo i fedeli uniti a Lui”.
Un momento significativo e di grande commozione che vede un’intensa partecipazione di tutta la comunità educante, di amici, benefattori e di alcune autorità della città.
Sono presenti anche l’ispettrice Sr Anna Razionale e Sr Maria Luisa Miranda, consigliera generale della Famiglia Salesiana che, a conclusione della funzione, firmano l’atto di consacrazione dell’altare insieme al vescovo, alla direttrice Sr Trigila e al benefattore Orazio Scavo.
Seguono i festeggiamenti nel cortile dell’istituto dove i convenuti, rallegrati dalla banda, dagli sbandieratori, da concerti e balli , consumano un bufffet. Un evento degno di passare alla storia dell’Istituto, un centenario, che vuole ricordare, come ogni anno è stato un seme piantato nel cuore di tanti giovani che hanno frequentato questa casa, perchè – come ha detto il vescovo nell’omelia – “il ministero dell’educazione svolto dalle F.M.A. è fonte di energia,e speranza di futuro”.
La storia segnata dallo Spirito Santo parla agli uomini e alle donne di ogni tempo perché porta con sè l’impronta dell’eternità. Questo si verifica ogni qualvolta l’umana società ha bisogno di un rilancio etico-sociale , come era avvenuto nella massonica Torino, disinteressata del futuro educativo dei giovani e in tanti altri posti dove il terreno deve essere ancora dissodato per produrre copiosi frutti.
I semi dello Spirito trovano, infatti, un rigoglioso sviluppo nella disponibilità del cuore come si è verificato in don Bosco a Valdocco o in madre Mazzarello a Mornese, perché dove c’è l’accoglienza del divino, là fiorisce il campo di Dio, dilatandosi nel mondo.
Sr Carmelina Coniglione