Centro Sportivo Italiano / I consulenti ecclesiastici riuniti a Roma: aiutare le società nella crescita e nell’attenzione

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Don Arturo (a sx) e don Sam (a dx), vice del Csi di Acireale, con don Alessio, consulente nazionale

A Roma si è tenuto un convegno di 2 giorni tra i consulenti ecclesiastici del Centro Sportivo Italiano a livello nazionale. Anche Acireale era presente, insieme a grossi centri quali Roma, Milano, Bergamo, Brescia, Vicenza, Trento, Bari, Napoli e Rimini, ed una rappresentanza della Sicilia: Palermo, Trapani, Messina e Catania.

Don Alessio Albertini, consulente ecclesiastico nazionale, nonché fratello del noto centrocampista del Milan Demetrio, e Vittorio Bosio, presidente del CSI, hanno fortemente voluto un incontro tra i vari comitati per aiutare le società sportive affiliate nella crescita e nell’attenzione, con sguardo fraterno, alle fasce giovanili più deboli, infarcite di autoreferenzialità.

Lo sport, come veicolo che permette di lavorare in frontiera per avvicinarsi all’umano, può sconfiggere la rivoluzione individuale. Gli ospiti intervenuti, mons. Vincenzo Paglia (arcivescovo e presidente della Pontificia accademia per la vita) e Matteo Truffelli (presidente nazionale dell’Azione Cattolica) hanno messo in evidenza che le varie associazioni (Ac, Agesci, Associazione guide e scout cattolici italiani, Csi,…), per combattere la cultura odierna dell’Egolatria (il culto dell’Io) devono “camminare” insieme. Non bisogna agire come singoli individui ma come communitas. Le realtà associate non possono vivere come società di sabbia, composta da singoli granelli con un basso tasso di legame tra loro ma devono puntare ad abitare le nostre città in un clima di solidarietà e di carità; cioè devono essere lievito e fermento per edificare il popolo di Dio per vivere relazioni profonde e proficue. Insieme, quindi, per essere Controtempo (Band presente al convegno) e per realizzare il Sogno di Dio per l’umanità, la quale deve essere capace di leggere dentro il cuore e la mente dei giovani per far tessere tra loro relazioni umane fortificate dal legame forte dell’Amore.
Infine, il card. Comastri, nella celebrazione eucaristica, nel rinnovare l’invito a tutti i consulenti di impegnarsi nel mondo giovanile, ha esortato a un cambiamento di mentalità e di paradigma: “dire noi” che coglie un “Noi più grande” che è il “Tutti”.

Don Arturo Grasso

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