Nei giorni 3 e 4 febbraio 2023, si è riunita ad Acireale la delegazione regionale delle Caritas delle Chiese di Sicilia. Le 18 diocesi, rappresentate dai corrispettivi direttori e collaboratori, sono convenute per discutere e tracciare le linee guida sul tema della Pastorale della Carità, con la presenza di don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana.
I lavori hanno preso avvio con mons. Giovanni Accolla, arcivescovo metropolita di Messina – Lipari – Santa Lucia del Mela e delegato regionale per la Carità, che ha tracciato le sfide che le Caritas, in maniera particolare quelle diocesane, devono affrontare.
Con il direttore nazionale, si è entrati nel vivo del primo giorno di lavoro. Don Marco ha iniziato illustrando i Percorsi di Pastorale della Carità, rilancio e strategie 2023-2027, dal titolo Insieme sulla via degli ultimi, secondo lo stile del Vangelo, con creatività. Caritas Italiana e così le Caritas diocesane continueranno nei prossimi anni ad impegnarsi, sforzandosi di declinare le tre Vie che Papa Francesco ha consegnato al 50° anniversario di Caritas Italiana.
Un processo pastorale che conduce all’ascolto
Restare coi piedi per terra è l’immagine che ha aperto il momento di riflessione. La realtà oltrepassa l’idea e allo stesso tempo però la realtà non deve far perdere la capacità di sognare e immaginare possibilità nuove, formulando risposte adeguate alle sollecitazioni odierne. Caritas Italiana non parla più di piano strategico, termine che rimanda all’immagine di un’azienda. Noi siamo Chiesa e, in quanto tale, la Carità anzitutto è un processo Pastorale. La via degli ultimi ci conduce ad “Ascoltare”.
La via del Vangelo prende inizio da un serio e attento ascolto della Parola. Queste due vie sfociano nella terza via, quella della Creatività, che è ben diversa dall’innovazione. La creatività, infatti, prevede l’azione dello Spirito Creatore, che fa nuove tutte le cose a partire da ciò che si ha.
Don Marco ha poi continuato tracciando la Missione Caritas, facendo riferimento anzitutto alla missione della Chiesa, allo statuto di Caritas Italiana e alla Carta pastorale. E’ una missione che si deve concretizzare nella quotidianità, oggi fatta di incertezza e paura causate in particolare dagli effetti che il Covid-19 ha lasciato nelle persone e comunità. E anche dalle disuguaglianze che continuano ad aumentare, dalla guerra in Ucraina e persistente crisi economica.
Caritas diocesane: camminare insieme al passo degli ultimi
Don Marco ha concluso riprendendo l’immagine iniziale del camminare coi piedi per terra, integrandola con la consapevolezza di sapere chi siamo e verso quale direzione andiamo: siamo Chiesa, fondata sul Vangelo e rivolta verso gli ultimi. Pertanto, solo camminando insieme al passo degli ultimi possiamo realmente e concretamente lasciare il segno, che è, in fondo, il segno dell’amore di Cristo e per Cristo.
Conclusa la presentazione dei percorsi pastorali, si è avviato il dibattito con i presenti in sala. Al termine di questo ha preso la parola il vescovo di Acireale e Presidente della CESi, mons. Antonino Raspanti Nel suo intervento, ha analizzato la difficoltà che le Chiese di Sicilia si trovano a vivere nei loro aspetti pastorali. Attenzionando il rischio che le parrocchie e le diocesi corrono: essere dispensatori di servizi e sacramenti. I lavori hanno visto anche l’intervento di don Carmelo Raspa, presbitero acese e docente di esegesi biblica ed ebraismo allo Studio teologico S. Paolo di Catania. Egli, attraverso la pericope evangelica della peccatrice ha dato modo di riflettere su come Gesù, a partire dagli ultimi, innesca processi creativi.
Illuminati dalla Parola, i lavori si sono conclusi nel definire le azioni delle tre aree che costituiscono l’azione di Caritas. Cioè area promozione Caritas, area promozione umana ed area per la pastorale per la mondialità.
Don Orazio Tornabene
Caritas diocesana Acireale