Chi è di scena / Sofocle e Dante protagonisti del festival del teatro scolastico a Giarre e Adrano

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Chi è di scena, festival del teatro scolastico

“Chi è di scena”, il festival del teatro scolastico, con la collaborazione del Centro provinciale istruzione degli adulti Catania 2, è giunto nel 2024 alla settima edizione. E ha  proposto, nelle sedi di Giarre e Adrano, rispettivamente due spettacoli.
Sofocle e Dante, due pietre miliari della cultura e del pensiero occidentale, sono i “protagonisti” del festival. Il primo con “Antigone”, il secondo con “Amor”, quest’ ultimo è un dramma ispirato alla “Divina Commedia.”

Che cos’hanno in comune Dante e Sofocle? Uno è nato a Firenze nel tredicesimo secolo, l’altro ad Atene nel trecento a.C., uno è poeta, l’altro tragediografo, uno profondamente cristiano, l’altro pagano e, così discorrendo potremo proseguire all’ infinito.
Neppure le trame dei due spettacoli, a onor del vero, si somigliano.Chi è di scena

“Antigone” e “Amor” al festival Chi è di scena

Antigone è una tragedia in cui la protagonista eponima decide di dare sepoltura al fratello Polinice, disobbedendo alla volontà del re di Tebe, Creonte. Infatti Polinice aveva assediato Tebe e, da nemico non gli spettava la sepoltura. Antigone, a causa della sua disobbedienza, viene imprigionata a vita. Infine Antigone muore suicida impiccandosi; ciò porterà a un inanellarsi di tragedie dentro la tragedia, e in questo sta la grande “modernità” di Sofocle. Dopo la morte-suicidio di Antigone, pure ad Emone, figlio di Creonte e promesso sposo di Antigone, toccherà in sorte il suicidio. Enioche, la madre di Emone, si toglie la vita e Creonte impazzisce.

Mentre “Amor”, il dramma ispirato alla “Divina Commedia” di Dante, narra il viaggio di Dante dall’ inferno al paradiso. Un viaggio interiore che l’uomo percorre, in cui la beatitudine ossia la conoscenza passa dalla sofferenza. O meglio ancora, un viaggio in cui non la felicità, ma la conoscenza della felicità, ha come scotto intrinseco la coscienza della nostra fragilità.rivisitazione inc hiave moderna

Un rivisitazione in chiave moderna

I due spettacoli sono stati rivisitati in chiave moderna, specialmente “Antigone”. Infatti, oltre ad Antigone, Ismene e Creonte, troviamo anche Hanna Arendt, George Hegel e Etienne De La Boètie.
Ancora dobbiamo ben capire cosa abbiano in comune questi ultimi tre “personaggi”, oltre al fatto di essere filosofi, ma, per quel che ci riguarda, resta un’ aporia insolubile.
Ma ciò che, in un primo momento, ci lascia più perplessi non è, come già detto prima, tanto la diversità delle trame dei due spettacoli.

La domanda che ci poniamo è la seguente: qual’ è il punto di unione fra due opere così diverse dal punto di vista della linea e della struttura narrativa? La “Divina Commedia”, a cui si ispira il dramma “Amor”, è, citando Natalino Sapegno “Il trionfo in versi della morale conservatrice”, dove i reprobi, giustamente, marciscono all’ inferno e i pii trionfano in paradiso.

“Antigone” invece no. “Antigone” è un’ opera talmente rivoluzionaria, al cui confronto, “Madre coraggio” di Brecht sembra un dramma borghese. Antigone dà sepoltura a Polinice, suo fratello, nonostante lui abbia sia assediato Tebe e abbia ucciso il fratello Eteocle, rimanendo ucciso lui a sua volta. Polinice è doppiamente colpevole, in primis perché assedia Tebe, disobbedendo alle leggi della patria e, in secundis perché uccide Eteocle, macchiandosi di “Hybris”.

“Antigone” non è, come superficialmente si continua a dire inveteratamente da secoli, il conflitto fra leggi divine e leggi umane. Gli dèi condannano Polinice ancor più dei tribunali degli uomini, semmai è il conflitto fra amore di patria e amore per l’umanità che, fa da “movente” all’ intera tragedia.
Ed è proprio l’amore per l’umanità che spinge Dante a compiere il suo viaggio all’ inferno.festival Chi è di scena

Dante e Soflocle autori universali

Come ha detto la dirigente scolastica dott.ssa Rita Vitaliti “Dante e Sofocle sono due perni della cultura occidentale e, dopo così tanti anni riescono a dire tanto anche e soprattutto ai giovani. Nella messa in scena di “Amor”, avvenuta nella sede di Giarre, e di “Antigone”, nella sede di Adrano, abbiamo avuto la presenza di giovani attori provenienti da tutte le parti del mondo. Poiché Dante e Sofocle sono due autori universali e, come tutti i classici sempre contemporanei”.

Hanno partecipato alla settima edizione di “Chi è di scena”:  Ahamed Md Redoy, Cortez Tenias Hector, Marletta Giuliana, Noor Afsar Fahim, Nymandele Junior, Michelle Pennisi. E ancora, Sebastian Sedok, Domenique Vasta, Vimalahri Dayam Yesudas, Lidia Bosco, Alessandra Di Pino, Pietro Russo, Alexandrina Petrescu, Maria Grazia Bua. Grazia D’ Agostino, Giovanna Biondi, Cristina Spinella, Carmela Lavenia.

                     Giosuè Consoli

 

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