Sono state celebrate sabato 8 febbraio, nella chiesa Cattedrale di Acireale, le esequie del canonico sacerdote Salvatore Pappalardo, scomparso alla veneranda età di novantanove anni compiuti (avrebbe raggiunto il secolo di vita il prossimo 8 novembre).
Presieduto dal vescovo mons. Antonino Raspanti, il rito esequiale ha visto la presenza di mons. Giuseppe Sciacca, Segretario della Segnatura Apostolica della Città del Vaticano, del vicario generale mons. Giovanni Mammino, del cardinale Paolo Romeo, Primate emerito della Chiesa di Sicilia, nonché di un gruppo di presbiteri diocesani, del sindaco di Aci Catena (città d’origine di padre Pappalardo) Nello Oliveri e di una folla numerosa di amici e conoscenti del defunto sacerdote, per rendere omaggio ad un presbitero che tanto ha dato alla diocesi, ma anche ad un uomo che è stato docente e poi dirigente scolastico presso istituti di istruzione secondaria superiore della provincia di Catania.
Egli ha concluso la propria operosa giornata terrena ed è ritornato al Padre, quel Dio che, come citato nella prima lettura, ‘fa nuove tutte le cose’. La vita, infatti, non è tolta, ma è trasformata; come evidenziava inoltre il salmo responsoriale, don Pappalardo è andato gioiosamente incontro a quel Signore che su questa terra lo volle presbitero. Con il proprio ministero, che ha percorso le diverse stagioni della vita sempre con totale incondizionata disponibilità, don Pappalardo è stato chiamato a condividere la Pasqua del Signore e, nonostante la fragilità della condizione umana, anch’egli ha potuto essere pienamente partecipe del messaggio di salvezza, con un’adesione sempre viva, giovane. Egli è stato guida di molti figli spirituali, poiché il presbitero è proprio colui al quale ci si deve confidare senza riserve.
Al termine della celebrazione eucaristica, mons. Giuseppe Sciacca, catenoto, amico e concittadino di don Pappalardo, tracciava un breve profilo del defunto, la cui vita terrena iniziava nel 1920 e, nei primi decenni, percorreva i turbolenti periodi che poi sfociarono nello scoppio del secondo conflitto mondiale. Egli, nipote di un sacerdote che fu parroco della piccola parrocchia catenota di Santa Maria della Consolazione, fu ordinato presbitero da mons. Salvatore Russo nel 1943 ed iniziò il proprio ministero come viceparroco alla Matrice di Aci Catena, al fianco del parroco mons. Di Santo. Fu poi canonico del Capitolo Collegiale della Basilica di San Sebastiano e, successivamente, della Basilica Cattedrale.
Il momento delle esequie che, solitamente segna con la preghiera l’affidamento dell’anima del defunto a Dio, ha costituito un ringraziamento al Signore per la vita lunga ed operosa di don Pappalardo, la cui assenza non passerà sicuramente inosservata; conclusa l’operosa giornata terrena, la sua anima eletta oggi meritatamente riposa in Dio, ma il suo ricordo è, comunque, destinato a rimanere imperituro.
Nando Costarelli