In occasione della canonizzazione di Papa Montini, nell’Aula Magna dell’Università Lumsa di Roma, ha avuto luogo, a cura del Meic (Movimento ecclesiale d’impegno culturale) nazionale, il Seminario di studi sul tema “Paolo VI il grande Papa della modernità”, con il precipuo scopo di promuoverne un’approfondita conoscenza: è il Santo attento alla gente povera, in cui tutta la tradizione della Chiesa riconosce il segno della presenza di Cristo.
Il Meic di Acireale vi partecipa con il presidente Pietro Currò ed un gruppo di soci, tra cui Marinella Sciuto, Giuseppe Rossi, Stefano e Chiara Figuera. Dopo il saluto del Presidente nazionale del Meic, Giuseppe Elia, che è anche moderatore, relazione dell’illustre Carlos Maria Galli della Pontificia Università Cattolica Argentina, su “Da Paolo VI a Francesco”. Definito Paolo VI “genio della modernità” e promotore del principio “la vita, un dono”, traccia la singolarità delle sue sette encicliche, sottolineando l’importanza della “Populorum progressio” per la Chiesa latino-americana e per le Chiese europee in stato di crisi, specie politico-sociale. Evidenziata la liberazione integrale del Concilio Vaticano II, concluso da Paolo VI, Galli sostiene altri principi fondamentali promossi da Montini, tra cui primeggia l’amore per la Parola e l’Eucarestia; la proposta della civiltà dell’amore, con la citazione di due suoi discorsi all’Onu. Nella conclusione, il relatore parla di rapporti ideali d’intesa tra Paolo VI e Francesco, che ha “molto imparato da lui”.
Segue la Tavola rotonda, presieduta da Giuseppe Elia, con significativi interventi sulle riforme del Concilio Vaticano II, qualificato come “concilio della misericordia”, sulla cultura dell’incontro e del Dialogo da parte di Pina De Simone, rivista “Dialoghi” con Cecilia Dall’Oglio, Global Catholic Climate Movement con Fabio Macioce, Unione Giuristi italiani con Sandro Campanini. Forte il richiamo alla ricerca intelligente del vero, condotta con responsabilità, e alla conseguente ricerca della giustizia, da parte di Paolo VI, con incisive sue affermazioni: Amerò la verità da difendere sempre, con coerenza…Devo amare in silenzio, con attenzione alla diversità… C’è fame di giustizia sociale, fame di parole, che sanno costruire e non distruggere”. Il rapporto di Paolo Vi con la modernità richiede un giusto equilibrio della Chiesa. La modernità di fronte al mondo si traduce in proposte: dare strumenti per crescere e per agire, servizi. “La Fede va pensata nella realtà cristiana…Essere testimoni della carità”. L’insegnamento di Francesco è molto potente: richiamo della misericordia sulla giustizia.
In serata, veglia di preghiera nella chiesa romana di Santa Maria in Traspontina, del tutto piena, su organizzazione dell’Azione Cattolica Italiana, della Fuci e del Meic: presiede mons. Gualtiero Sigismondi, Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica. Viene riportato il messaggio di Paolo VI ai Cardinali e alla Prefettura romana del 24- 12- 1963.
La mattina del 14 ottobre la gente si reca molto presto in Piazza San Pietro: sventolano bandiere, stendardi di tutto il mondo. Alle dieci, la celebrazione eucaristica con il rito di canonizzazione di sette beati, mentre s’innalza al terso cielo il Cantico delle creature della schola cantorum, coinvolgendo l’assemblea nell’alleluia.
Sulla facciata della Basilica campeggiano gli arazzi di Paolo VI, il salvadoregno Oscar Romero, il milanese Francesco Spinelli, la tedesca M. Caterina Kasper, la spagnola Nazaria March Mesa, il napoletano Vincenzo Romano, l’abbruzzese Nunzio Sulpizio. Cinquemila i partecipanti di Brescia, città nativa di Paolo VI. Nell’attesa per attraversare il portico di Bernini, una signora bresciana, Graziella, con commozione mi racconta del miracolo di Paolo VI, avvenuto quattro anni fa con l’”impossibile” nascita di Amanda Tagliaferro. La madre, Vanna, della provincia di Verona, su suggerimento di persone amiche, dopo la sofferta notizia ad opera dei medici della morte del feto nel suo grembo, assieme alla famiglia si reca ai piedi del Beato Paolo VI nel Santuario. Per intercessione di Montini, dopo 26 settimane, nasce la figlia Amanda, oggi splendida bimba quattrenne.
Nell’omelia, Papa Francesco commenta la pagina del Vangelo dell’incontro di Gesù con il giovane ricco. Ricorda Paolo VI, fondatore del Sinodo, testimone in mezzo alle incomprensioni. Parla del coraggio del vescovo Romero nel difendere il popolo e il suo martirio, mentre celebrava la Messa. Ringrazia per la presenza tutti; in particolare il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella e altre persone autorevoli.
Anna Bella