L’opera “La Bibbia in musica” arriva ad Acireale in occasione dei festeggiamenti in onore del Santo compatrono della nostra città. La rappresentazione, che si avvale di sofisticati supporti tecnici in un turbinio di suoni e immagini, con ballerini, musicisti, cantanti e attori, trascina in un vortice gli spettatori che rimangono stupiti ed estasiati di questo inusuale spettacolo. Il gruppo che lo ha realizzato “Le voci del Deserto” è stato fondato circa vent’anni fa da Rosario Tomarchio e dalla moglie Raffaella Corvaia.
E allora chi meglio di colui che lo ha ideato può darci preziose informazioni per scoprire le caratteristiche più importanti di questo innovativo evento.
Avvocato Tomarchio come nasce l’idea di questo spettacolo?
Nasce da una esigenza mia e di mia moglie, durante gli anni del nostro fidanzamento, di parlare di Dio attraverso alcuni episodi della Bibbia, con musica e video da noi realizzati.
Sicuramente un lavoro lungo ed impegnativo. Quanto tempo avete dedicato alla sua realizzazione?
Circa quattro anni.
Giovanni Battista, la danza di Salomè, la Resurrezione, il Tempio, la tempesta sedata, dove sono state girate queste scene?
Sarebbe stato bello andare direttamente nei luoghi storici, ma come è facile immaginare, per una questione economica, abbiamo scelto degli scenari nelle nostra terra. Noi siamo di Graniti, in provincia di Messina e quindi abbiamo scelto i luoghi della nostra Sicilia. Infatti l’Etna è stato lo scenario perfetto per rappresentare il deserto, e poi la riserva di Vendicari, Siracusa ed ancora Lentini, per la scena della sepoltura e poi della resurrezione. Questo luogo oltretutto non esiste più perché andato distrutto qualche anno fa a causa del maltempo.
Dove avete già presentato questo evento?
Il primo luogo è stata la chiesa di San Nicola l’Arena a Catania, presso il monumentale monastero dei Benedettini, alla presenza di monsignor Gaetano Zito, vicario episcopale per la cultura. Poi al teatro arcivescovile di Messina, alla presenza di monsignor Cesare Di Pietro, vicario generale dell’arcivescovo. Ed infine nel cine teatro comunale “Arturo Ferrara” di Francavilla di Sicilia.
Un grande spettacolo, tanto lavoro, immagino un grande impegno da parte di tanti validi collaboratori. Vogliamo citarli?
Certamente, è doveroso, senza il loro prezioso aiuto non avremmo potuto realizzare tutto questo. La regia è di Salvo Romania, il montaggio video di Alfio Ossino, le musiche originali di Rosario Tomasello, testi e musica del mezzosoprano Raffaella Corvaia, gli arrangiamenti musicali di Emanuele Chirco mentre la programmazione computer e il coordinamento musicale sono di Salvo Amore.
Il pubblico nelle precedenti performance come ha risposto?
Bene, e ne siamo felici, è una idea, una forma di spettacolo unico e il pubblico risponde bene.
Per chi non ha potuto seguire lo spettacolo nella Basilica di San Sebastiano c’è la possibilità di avere altre date in cui metterete in scena lo spettacolo?
Si, il 16 marzo a Roccalumera all’antica filanda. Di mattina lo spettacolo sarà per gli alunni del comprensorio e la sera per la cittadinanza, alla presenza del vicario generale della diocesi di Messina.
Gabriella Puleo