Si trova esposto in questi giorni presso il Mart, museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, l’Ex voto dedicato a Santa Rita da Cascia (1961), ultima opera dell’artista francese Yves Klein (Nizza, 1928 – Parigi, 1962).
Conservata all’interno del Monastero di clausura di Cascia – si legge in una sua nota – l’opera visionaria che Klein donò personalmente alle monache agostiniane come segno di devozione e ringraziamento alla Santa, è stata concessa in prestito al Mart di Rovereto. Fino all’8 marzo 2020, l’ex voto a Santa Rita permetterà di realizzare uno speciale e unico confronto tra l’artista contemporaneo e il pittore seicentesco Bernardo Strozzi.
La Priora del Monastero Santa Rita, Suor Maria Rosa Bernardinis, con gioia ha concesso la possibilità di esporre l’opera: “L’ex voto dell’artista francese va ben oltre l’aspetto materiale e rappresenta la sua anima, la sintesi della sua vita, che lui stesso aveva messo nelle mani di Santa Rita. Poter custodire il suo genio e la sua fede, la ricerca della bellezza e la sua visione della spiritualità, è un grande privilegio, che siamo ben felici di condividere”.
GLI EX VOTO – Il legame eccezionale tra Yves Klein e Santa Rita è racchiuso in due ex voto, che l’eclettico artista ha personalmente portato in dono al Monastero ritiano di Cascia, per onorare la sua protettrice.
E’ il 15 settembre 1958 quando, durante uno dei suoi pellegrinaggi a Cascia, presso il Santuario di Santa Rita dove è custodito il corpo della santa stigmatizzata, Yves Klein lascia nelle mani delle monache il Monocromo blu senza titolo (pigmento puro e resina sintetica su garza incollata su pannello, 1958), lo speciale tono di blu che porta il suo nome IKB, International Klein Blue. Un colore unico, espressione di un infinito che può essere raggiunto.
Nel febbraio 1961, accompagnato dalla futura moglie Rotraut Uecker, Klein compie un altro pellegrinaggio e offre il secondo ex voto a Santa Rita. Si tratta di un cofanetto (1961) composto dai pigmenti rosa, blu e oro, insieme a tre lingotti d’oro e sette foglietti di carta su cui Klein scrive la sua personale supplica a Santa Rita: un’accorata testimonianza di devozione, in cui l’artista dichiara di dedicarle tutta la sua attività artistica. Termina così, la testimonianza: «Santa Rita da Cascia, Santa dei casi impossibili e disperati, grazie di tutto l’aiuto così grande, decisivo e meraviglioso che mi hai dato finora. Infinitamente grazie. Anche se non ne sono personalmente degno, aiutami ancora e sempre e nella mia arte e proteggi tutto ciò che ho creato affinché, nonostante me, sia tutto, sempre, di Grande Bellezza».
Per anni, il valore degli ex voto non viene compreso dalle monache agostiniane, che vivono in clausura, custodi del carisma e del corpo incorrotto di Santa Rita. La preziosità della scatola, infatti, viene portata alla luce casualmente nel 1979 dallo scultore Armando Marrocco, durante i lavori alla Basilica.
L’ESPOSIZIONE AL MART – E’ attraverso il colore blu che il Mart vuole dar vita allo speciale dialogo tra Yves Klein e Bernardo Strozzi. In dettaglio, l’ex voto a Santa Rita sarà messo in relazione con la Madonna con Gesù Bambino in gloria e santi (1640 circa), grande pala d’altare dipinta dal pittore genovese, dove il colore blu caratterizza la veste della Madonna e di San Pietro ed è emblema della spiritualità. Questo confronto unico è solo il primo di una serie di dialoghi con cui il Mart di Rovereto vuole esplorare e analizzare l’arte contemporanea proprio in relazione storica con le opere del passato.
Per maggiori informazioni sull’esposizione: www.mart.trento.it