Anche quest’anno, con grande gioia, domenica 24 novembre, solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo, durante la Santa Messa delle ore 10.30, in una sala liturgica gremita di fedeli, la Comunità parrocchiale di Aci Platani ha celebrato la festa della vestizione dei nuovi membri e del rinnovo del mandato ai ministranti. Un momento assai coinvolgente ed una occasione particolare nella quale i ragazzi sono stati chiamati a rinnovare, di fronte alla propria comunità, il loro impegno di servizio e la scelta di Dio come ideale della propria vita.
Durante la Messa il parroco don Salvatore Coco ha subito catturato l’attenzione dei ragazzi. Nell’omelia ha spezzato la Parola e servendosi della pagina del Vangelo ha esortato i ministranti a scoprire i propri desideri, i propri talenti e il grande significato che riveste il servizio al quale sono stati chiamati. Subito dopo la liturgia della Parola, gli aspiranti “chierichetti” sono stati chiamati per rinnovare il loro “Si” in presenza dei tanti genitori che hanno assistito commossi.
Il ruolo dei ministranti, all’interno della liturgia è importantissimo. Il loro compito è quello di aiutare il celebrante a servire Gesù che nella Santa Messa viene in mezzo a noi attraverso lo Spirito Santo. Indossando la veste bianca, segno della purezza dello spirito con il quale ci si avvicina all’altare, sono chiamati a rappresentare l’intera comunità che in quel momento si è ritrovata per lodare e rendere grazie a Dio. Consapevoli dell’impegno assunto, con il cuore pieno di gioia, la domenica mattina, o quando dovranno prestare il loro servizio, sentiranno il dovere di arrivare un po’ prima in chiesa, in tempo per vestire il camice bianco e prepararsi alla celebrazione eucaristica.
Il Santo Padre, in occasione dell’incontro con i ministranti, tenutosi a Piazza San Pietro nel 2015, si rivolgeva ai presenti con queste parole: “Grazie per la vostra disponibilità a servire all’altare del Signore, facendo di questo servizio una palestra di educazione alla fede e alla carità verso il prossimo. Grazie di aver anche voi iniziato a rispondere al Signore, come il Profeta Isaia: “Eccomi, manda me”.
L’augurio che la comunità parrocchiale desidera fare ai ragazzi che sono stati chiamati ad essere ministranti, è che, attraverso il loro servizio, possano contribuire a rendere più belle e significative le celebrazioni eucaristiche, che costituiscono il momento centrale ed il punto di partenza della vita di una comunità che voglia dirsi veramente cristiana.
L’intensa mattinata di festa si è conclusa, in un clima di gioia e di condivisione fraterna, consumando insieme il pranzo domenicale.
Giovanni Centamore