Nell’ambito del gioioso clima prenatalizio di attesa, si inquadra un’interessante iniziativa curata in questi giorni dai padri della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Acicatena. Si tratta della prima edizione dell’esposizione della ‘Sacra Bibbia’. Sono due le date ed altrettante le sedi di svolgimento della manifestazione: infatti, dopo la prima giornata, domenica 11 dicembre, presso la chiesa della ‘Divina Misericordia’ di San Nicolò, ne è prevista una seconda, che si svolgerà domenica 18 dicembre presso la chiesa ‘Maria Ss. Immacolata’ di Ficarazzi, entrambe le comunità per l’appunto affidate alle ‘cure spirituali’ dei sacerdoti della Congregazione oratoriana.
Si tratta di una manifestazione, frutto del fervido ingegno di padre Dino Magnano, Preposito della Congregazione, che si propone per la prima volta di coinvolgere i numerosi fedeli delle due comunità ecclesiali. Non casuale neppure la scelta del Tempo di Avvento, nel quale la Chiesa Universale introduce al tema delle ormai imminenti liturgie natalizie, nelle quali si celebra l’incarnazione del Verbo di Dio che, assumendo forma umana, viene sulla terra a redimere l’umanità dalla schiavitù del peccato.
Sono due i brani della Bibbia, stampati su altrettanti pannelli, che introducono la manifestazione. Tratto dalla ‘Lettera agli Ebrei’ (4,12), ecco il primo brano: ‘La Parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti ed i pensieri del cuore’.
Tratto, invece, dal libro del profeta Isaia (50, 10-11) il secondo brano: ‘Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata’. Dunque, il tempo storico deve essere sempre momento propizio perché la Parola di Dio penetri nell’animo umano e sia destinata a portare frutto come il seme che feconda la terra.
Sono tante le edizioni della Bibbia in esposizione. Il termine ‘Bibbia’ si origina dal greco ed indica non un unico libro, bensì un insieme di 73 libri che, pur suddivisi in 47 appartenenti al ‘Vecchio Testamento’ (Pentateuco, Libri storici, Libri sapienziali e Libri profetici) e 26 al ‘Nuovo Testamento’ (Quattro Vangeli, Atti degli Apostoli, Lettere degli apostoli e Libro dell’Apocalisse di San Giovanni apostolo), costituiscono un ‘unicum’ assolutamente inscindibile, attraverso il quale Dio si fa latore del proprio messaggio di salvezza all’umanità. Tra i capolavori in esposizione si trovano una edizione della Bibbia con le tavole di Gustavo Dorè, Bibbie in latino con traduzione italiana a fronte, un esempio di rotolo che si custodisce nelle sinagoghe ebraiche per la proclamazione, la Bibbia dei fratelli protestanti, la copia anastatica dell’originale della Grande Bibbia custodita presso la Basilica di ‘San Paolo fuori le mura’ in Roma, la Bibbia in manoscritto di Sant’Agostino, Bibbie in ebraico ed in arabo e la Grande Bibbia del Giubileo del 2000.
Si tratta, dunque, di un evento che, nella propria ‘novità’, si propone di rendere sempre attuale un messaggio, la Parola di Dio, che travalica i confini del tempo e degli eventi della storia. E’ lo stesso Gesù, infatti, a dire: ‘I cieli e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno!’ e, così, a confermare come il ‘Verbo’ di Dio, dunque, sia destinato a fecondare i cuori degli uomini di ogni tempo, senza alcuna distinzione di lingua, popolo o nazione.
Nando Costarelli