A Palermo, presso la sede di Corso Calatafimi, si sono svolti i lavori della sessione invernale della Conferenza Episcopale Siciliana, presieduti da mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania.
1. Revisione dei Propri Diocesani e del Messale e Lezionario Regionale
Dopo la lettura ed approvazione del verbale della precedente sessione, i Vescovi hanno ascoltato le comunicazioni di don Giacomo Sgroi, Direttore dell’Ufficio Liturgico regionale, circa la necessità di adeguare i Propri Diocesani e l’avvio della revisione del Messale e Lezionario regionale con l’aggiunta dei nuovi beati e santi canonizzati dopo l’anno 2004.
I Vescovi hanno inoltre esaminato le proposte dell’Ufficio Liturgico regionale circa i criteri per il riconoscimento dei Santuari Regionali.
2. Incontro con la Commissione regionale di Pastorale dei giovani
I Vescovi, in sessione pubblica, hanno incontrato i delegati della pastorale dei giovani delle diciotto diocesi dell’Isola per una verifica a seguito della celebrazione del recente Sinodo sui giovani e dell’incontro col Papa a Palermo.
Il vescovo mons. Pietro Maria Fragnelli, delegato Cesi per i giovani, che ha partecipato ai lavori del Sinodo quale vescovo rappresentante della CEI, ha illustrato ai presenti le sue personali risonanze di questa esperienza di cattolicità.
Il direttore regionale della Pastorale dei giovani, don Gaetano Gulotta, ha presentato la situazione sociale e religiosa dei giovani in Sicilia. La situazione giovanile – da quanto emerge dalla relazione – deve fare i conti con la disoccupazione che raggiunge il 58%, secondo i dati Istat. In questo ultimo decennio si è assistito e si continua ad assistere ad una crisi generazionale che vede la Sicilia sempre più povera e vecchia. I giovani guardano la nostra terra come luogo di non crescita, senza futuro: l’unica via è la fuga. La situazione migratoria dei giovani colpisce soprattutto le aeree interne che si configurano con le zone montane che, nonostante il grande patrimonio culturale e artistico di cui sono ricche, non sono state valorizzate adeguatamente dalle istituzioni, mancando di capacità imprenditoriale e di cultura del lavoro. Quei giovani, che hanno scommesso sull’apertura di aziende, sono scappati in poco tempo non solo per la crisi economica, ma anche per la mancanza di vie di comunicazione adeguate allo sviluppo economico. La mancanza di speranza dei giovani siciliani pone anche l’accento sulla sfiducia nelle istituzioni e nella politica in generale, guardando ai politici come insensibili alle situazioni sociali ed economiche in cui versano i giovani nel non potere realizzare i propri progetti nella loro terra.
Dal punto di vista della fede, si può affermare che i giovani del millennio sono una “generazione di mezzo”, sospesi tra un modello tradizionale–istituzionale tipico del passato e un modello nuovo, de-istituzionalizzato, tipico della cultura del tempo presente. Bisogna avere il coraggio di porre fiducia nei giovani. Essi non hanno abbandonato la fede secondo il modello dentro/fuori, ma più semplicemente hanno rinviato tale discorso a tempi futuri. Bisogna credere che i giovani, per quanto apparentemente lontani dai discorsi religiosi, sono aperti alle novità della vita e non escludono un eventuale riavvicinamento alla fede, secondo forme più adeguate alla loro età. Quale proposta concreta è stato auspicato l’incremento della pastorale oratoriana. Alla relazione è seguito un ampio dibattito e un confronto ricco di spunti propositivi tra i Vescovi e i delegati.
3. Tribunale Ecclesiastico Regionale e Interdiocesano
Il Vicario Giudiziale, mons. Antonino Legname, ha relazionato ai Vescovi circa l’attività svolta nel 2018 in merito alle cause pendenti del Tribunale Ecclesiastico Regionale Siculo (TERS) e dal Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Siculo (TEIS).
Nel pomeriggio dell’8 gennaio i Vescovi hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario del TEIS, che si è svolta nell’Aula Magna della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia con la prolusione di mons. Filippo Iannone, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi legislativi, dedicata a “Il Magistero di Papa Francesco nei discorsi alla Rota”.
Mons. Legname, presentando il resoconto dell’attività svolta dal Tribunale nel 2018, ha comunicato che nel TEIS sono state introdotte 206 nuove cause e ne sono state concluse 8. Tutte le altre cause sono in fase avanzata di trattazione. Ovviamente, avendo avviato la chiusura del Tribunale Ecclesiastico Regionale Siculo, è stato dedicato molto tempo ed energie per la trattazione delle 397 cause che erano pendenti all’inizio del 2018. Nel corso dell’anno scorso sono state concluse 233 cause del TERS. Al 1° gennaio 2019 le cause pendenti del TERS sono 164. Entro la fine del 2019 si spera di concludere tutte le pendenze del Tribunale Regionale, ormai in fase di chiusura.
Per quanto riguarda il Tribunale Interdiocesano: al 1° gennaio 2018 risultavano pendenti 65 cause. Nel corso del 2018 sono state introdotte 206 cause. Pertanto, le cause trattate nell’anno 2018 sono state 271 e di queste, solo 8 concluse. Pertanto, al 1° gennaio 2019 le cause pendenti nel Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Siculo sono 263.
4. Terremoto in provincia di Catania e danni causati dal maltempo
Le Chiese di Sicilia esprimono vicinanza e solidarietà alle due Chiese sorelle di Catania ed Acireale per le conseguenze sofferte a causa del recente terremoto, con il suo costante sciame sismico. Ringraziando l’Altissimo per l’incolumità delle persone, ci si addolora per il notevole disagio che i vari nuclei familiari patiscono nel vedere gravemente lesionate e inagibili le loro dimore. Dispiace, inoltre, che le scuole, gli edifici di culto, le canoniche e gli oratori siano gravemente danneggiati, aggravando lo sconforto della gente, ulteriormente disorientata per non poter usufruire di questi luoghi di aggregazione.
La vicinanza sarà espressa con una giornata di preghiera il 3 febbraio 2019, durante la quale si potrà anche elargire un’offerta liberale, quale contributo per aiutare la riparazione dei danni subiti.
A seguito delle alluvioni e delle gelate delle settimane scorse, tanti agricoltori hanno subito ingenti danni alle loro colture e, talvolta, hanno perduto l’intero raccolto. I Vescovi esprimono la loro vicinanza alla categoria e alle rispettive famiglie, auspicando adeguati interventi pubblici per ripristinare le attività compromesse.
5. Progetto Opifici di Pace
Mons. Giuseppe Marciante, vescovo delegato per la Pastorale Sociale, il lavoro e la Salvaguardia del Creato, ha comunicato che la prossima Giornata Nazionale per la Custodia del Creato si svolgerà a Cefalù il prossimo 8 settembre.
L’occasione si dimostra propizia per lanciare concretamente il progetto Opifici di Pace, già sottoscritto nella convenzione tra la Regione Siciliana e la CESi, per il coinvolgimento delle parrocchie siciliane nella raccolta differenziata, quali agenzie educative per la formazione di una “cittadinanza ecologica” (Laudato sì 211). Una volta chiarito che la parrocchia non avrà oneri economici per la realizzazione di “ecoisole”, i Vescovi si impegneranno a comunicare ai rispettivi parroci, attraverso i delegati diocesani, la possibilità di aderire al progetto stipulando una convenzione con i rispettivi Comuni.
6. Attività del Centro Madre del Buon Pastore
Don Calogero Cerami, direttore del Centro Madre del Buon Pastore, ha presentato ai Vescovi la programmazione del Centro per la formazione permanente dei presbiteri e dei diaconi. Tale programmazione prende spunto dal discorso che Papa Francesco ha tenuto il 15 settembre scorso a presbiteri, religiosi/e e seminaristi presso la Cattedrale di Palermo, imperniato su tre verbi: “Celebrare, accompagnare, testimoniare”.
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