Chiesa / Quattro giovani del Seminario di Acireale sono stati ordinati diaconi dal vescovo Raspanti

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La comunità diocesana si è riunita nella chiesa Cattedrale di Acireale, per rendere ancora una volta grazie al Signore, per il dono dell’ordinazione diaconale di quattro giovani i quali, attraverso gli anni di studio e discernimento vocazionale in Seminario, si sono impegnati ad offrire la propria vita interamente al servizio di Dio e della sua Chiesa.
Nel corso della solenne celebrazione eucaristica, infatti, gli accoliti Egidio Vecchio, Orazio Tornabene, Gabriele Patanè e Roberto Maio hanno ricevuto l’ordinazione diaconale, attraverso l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione del vescovo mons. Antonino Raspanti.
4 nuovi diaconi (581 x 389)correttaLa presenza di diversi presbiteri accompagnava con la preghiera l’impegno e le responsabilità che i nuovi diaconi, in atto in servizio di esperienza pastorale presso altrettante parrocchie della diocesi e nell’attesa del conferimento dell’ordine presbiterale, d’ora in poi eserciteranno nel proprio ministero, così manifestando la presenza del Signore Gesù, luce di verità e fiamma di carità per il popolo di Dio e particolarmente per coloro ai quali Egli si degna conferire la diaconia, servizio alla Chiesa nei tre aspetti fondamentali: liturgia, evangelizzazione e viva testimonianza della carità.
L’acclamazione del ‘Gloria in excelsis Deo’ e la proclamazione della Liturgia della Parola precedevano la presentazione dei quattro ordinandi al vescovo; della preparazione e dignità spirituale di costoro era garante il rettore del Seminario sac. Angelo Milone, a nome di coloro che ne hanno curato la formazione spirituale e del Popolo di Dio.
La pericope evangelica presentava la parabola dei talenti, cioè le doti che gli ordinandi, come tutti i battezzati, hanno ricevuto dal Signore e sono particolarmente chiamati a ‘trafficare’ nel proprio ministero, accogliendo la proposta d’amore con generosità e slancio e così facendosi presenza e segno zelante ed operoso del Signore Gesù, Servo del Padre, e non servi fannulloni, che trascurano di impiegare il talento ricevuto dal padrone.
A conclusione dell’omelia, aveva inizio il rito di ordinazione con la risposta di totale adesione degli ordinandi al progetto del Signore, attraverso l’impegno nel servizio pastorale; di seguito, le ‘Litanie dei Santi’, la preghiera di ordinazione proclamata dal vescovo, la consegna del Vangelo di Cristo, lo scambio del segno di pace e la vestizione della stola e della dalmatica.

Nando Costarelli