Chiesa / La siciliana suor Lina Pantano Superiora generale delle Suore Battistine

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suor Lina Pantano

«Desidero ripetere con Maria: Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua Parola». Con queste parole suor Lina Pantano ha accettato la nomina a Superiora generale delle Suore Battistine, conferitale per il sessennio 2022-2028 nel corso del diciottesimo Capitolo generale della Congregazione delle suore di san Giovanni Battista, tenutasi telematicamente, a causa della pandemia, a metà gennaio.

Suor Lina, già Superiora provinciale, è siciliana, originaria di Ferla, nella diocesi di Siracusa, dove è nata il 25 aprile 1953. Partita dal piccolo centro ibleo per frequentare l’istituto magistrale nelle scuole della congregazione battistina, ne entrò a far parte all’età di 16 anni. Dopo la laurea in Pedagogia alla Lumsa, si è dedicata all’impegno in campo scolastico ed educativo in seno alla scuola primaria e alle scuole medie. Successivamente ha ricevuto vari incarichi, tra cui quello di responsabile dell’orientamento vocazionale e della formazione spirituale. E ha curato nello stesso tempo la pubblicazione del notiziario battistino “Sulle orme del Nazareno”.suor Lina Pantano

Suor Lina Pantano, studiosa e biografa

E’ studiosa e autrice di varie pubblicazioni riguardanti particolarmente la figura del fondatore, sant’ Alfonso Maria Fusco, e la biografia di suore della stessa congregazione che hanno lasciato un’impronta di santità. Suor Lina ha seguìto altresì tutte le fasi prima della beatificazione e poi della canonizzazione del fondatore, promulgata da Papa Francesco il 16 ottobre 2016.

La Congregazione battistina fu istituita nel 1878 ad Angri (diocesi di Nocera) per iniziativa del sacerdote Alfonso Maria Fusco e della nobildonna Maddalena Caputo. E’ presente con 128 case in 17 nazioni, ove operano circa 900 religiose impegnate prevalentemente in attività educative e d’insegnamento nelle scuole private e pubbliche. Inoltre esse prestano servizio nella pastorale parrocchiale e assistono anziani e ammalati. Nei paesi in via di sviluppo si prendono cura degli orfani, dei sordi, dei ciechi, dei bambini handicappati e di quelli sieropositivi.

All’attività delle suore nella provincia italiana si affianca quella dei “laici battistini” che si propongono di sostenere, ampliare e conservare l’opera battistina. E anche di promuovere la solidarietà universale, con particolare riguardo agli indigenti e agli emarginati.

Paolo Amato