Ci sono un po’ di europei in questa strabordante Italia

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Un dominio mai visto per l’atletica italiana ai campionati europei, chiusi con un record di 24 medaglie: per usare ironia, ci sono un po’ di europei in questa Italia incredibile che ha monopolizzato il campionato continentale.

Mai così forti, mai così sicuri, mai così tante medaglie per la nostra atletica che, da quel magnifico pomeriggio a Tokyo, non smette più di stupirci.

Un Italia da record, dal salto alla corsa, al lancio

Cala il sipario sugli Europei di atletica con la nostra bellissima capitale che fa da cornice al bottino più cospicuo di sempre. Sono 24 le medaglie dei nostri azzurri, mai così tante prima. 24 medaglie, ma non solo numeri: 24 storie da raccontare, 24 ragazze e ragazzi che hanno realizzato il loro sogno da bambini, 24 che hanno lottato, sperato, vinto e poi, chissà quanti, ispirato. Ci vorrebbe una prima pagina per ognuno di questi ragazzi, non per la medaglia, quella fa solo numero, ma per la storia che c’è dietro ma, ahimè, non è possibile. Ci accontenteremo di una carrellata veloce e rimandiamo le presentazioni.

Cominciamo dagli ori, le prime a regalarceli sono due donne già nella prima giornata di gare: Antonella Palmisano nei 20 km di marcia e Nadia Battocletti nei 5000 metri e poi, lunedì oro bis nei 10.000. Arrivano poi tre ori in meno di un’ora sabato sera quando Marcell Jacobs, Leonardo Fabbri e Lorenzo Simonelli si sono imposti rispettivamente nei 100 metri, nel lancio del peso e nei 110 ostacoli con il secondo miglior tempo al mondo del 2024. Arriviamo poi a domenica con l’oro di Yeman Crippa nella mezza maratona e quello di squadra sempre nella stessa disciplina. Lunedì sera poi quello straordinario di Sara Fantini nel lancio del martello. Poi è arrivato lui, il nostro capitano, partito dal bassissimo questa volta, ma arrivato poi in alto, dove solo lui sa arrivare..

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