Ultimi giorni di set a Sciacca (Ag) per ‘Sicilian Holidays’, diretto da Michela Scolari con un cast internazionale che vede protagonisti, tra gli altri, Claudia Gerini, Lilly Englert, Lee Levi, Francesco Leone, Kate Sumner (figlia del musicista Sting) e Igor Romagnoli, attore e produttore.
Il film – illustra una nota stampa – è prodotto dallo statunitense Adam Leipzig, premio Oscar di celebri pellicole come ‘L’attimo fuggente’, ‘La marcia dei pinguini’ e ‘Titus’, dalla FilmIn’ Tuscany, da Rai Cinema e da Sicilia Film Commission. Ad occuparsi dell’amministrazione del set è il produttore siciliano Antonio Chiaramonte, vincitore di ben due premi alla Mostra del Cinema di Venezia, nel 2020 come miglior produttore internazionale per film di tematiche sociali e nel 2021 come miglior film con ‘Lupo Bianco’.
“L’esperienza del set di ‘Sicilian Holidays’ è a dir poco elettrizzante – racconta Antonio Chiaramonte. Non posso però dire che sia semplice, perché gestire l’amministrazione di un set internazionale, con numerose maestranze e attori provenienti da tutto il mondo, non è una passeggiata. Devo dire però che il risultato ha ripagato completamente le mie aspettative. Sono sicuro che questo progetto, diretto da Michela Scolari e prodotto da Adam Leipzig, riscuoterà un grande successo”.
Sicilian holidays sarà distribuito in Italia con altro titolo
Il film, che in Italia probabilmente si intitolerà ‘Sciacca, un sogno fatto in Sicilia’, è stato girato anche a New York, nelle prime settimane di lavorazione, e ad Agrigento, nella splendida Valle dei Templi.
Un ulteriore importante tassello, questo film, nella carriera di successo di Antonio Chiaramonte, attuale componente del Comitato Tecnico Scientifico del Miur, insieme all’avvocato Enzo Guarnera, per progetti cinematografici legati a tematiche sociali a scopo educativo e didattico.
Anche a teatro, l’opera ‘Devi avere paura’, diretta da Francesca Ferro e scritta e interpretata da Guia Jelo, insieme a Cristina Russo, cantante new soul, con i testi di Francesco Pulejo e Aldo Nicolaj, ha registrato un gran successo di presenze al suo debutto a Catania.
Ma il ruolo del produttore negli anni è diventato sempre più complesso. “Un buon produttore, come prima cosa, deve saper scegliere le storie. Essere cioè un buon lettore, poi deve scegliere il regista che sappia realizzare quella storia – spiega Chiaramonte. Infine, deve trovare i soldi per fare il film e, cosa non da meno, non perdere mai di vista la copertura finanziaria.
I difficili compiti del produttore
Anni fa, dopo aver trovato il denaro per il primo film, con gli incassi si producevano i film successivi. Oggi ci sono tre tipologie di produttori. Quelli che controllano le grandi distribuzioni e producono le commedie di successo. Quelli che chiudono i budget con contributi regionali, europei, con crediti di imposta o con fondi di investimento. E, in ultimo, e sono la maggior parte ancora in Italia, i sognatori, quelli cioè che, ottenuta una parte dei finanziamenti attraverso vari meccanismi, investono il loro denaro o quello che riescono a farsi prestare, perdendolo, nella stragrande maggioranza dei casi.
Io faccio parte della seconda categoria. A me piacciono le storie forti, emotivamente coinvolgenti, meglio se drammatiche e realmente accadute. Mentre il mercato sceglie quasi sempre commedie, mafia, violenze e horror”.
Una passione quella per il cinema nata quando era piccolo. “Se si chiede ad un bambino cosa vuol fare da grande risponde l’attore – prosegue Antonio Chiaramonte. Il produttore non compare, non va in televisione, non è famoso, ad esclusione di pochi. Io volevo comunque fare il produttore cinematografico. Ho lavorato per anni nelle aziende dei miei genitori, impegnati nel settore edile ed industriale, e ciò mi ha aiutato tantissimo a gestire il mio lavoro.
Quando si produce un film raramente si ottengono i risultati attesi. È il pubblico che decide le sorti di un film. Progetti sui quali si punta molto, spesso non danno frutti mentre film fatti con poca convinzione, invece, danno risultati incredibili”.
L’ultimo film prodotto, ‘Lupo Bianco’, ispirato alla storia vera di Carlo Olmo, è ancora presente sul catalogo ufficiale della piattaforma Amazon. Ma in cantiere ci sono tanti altri progetti che coinvolgono soprattutto giovani talenti, verso cui Chiaramonte da sempre mostra grande attenzione.
“Sono soddisfatto del successo di ‘Lupo Bianco’ – dichiara il produttore etneo – È tra la top ten dei dieci film italiani più visti attualmente in Italia. Adesso abbiamo tanti progetti in corso: dalle produzioni cinematografiche ai progetti con il Miur per le scuole su tematiche sociali. E poi c’è un progetto che nascerà, ci auguriamo, il prossimo anno in una grande struttura siciliana, insieme ad alcuni investitori americani e francesi. Ma di tutto ciò parleremo a tempo debito perché chi mi conosce sa che amo parlare solo di fatti compiuti. Non amo – conclude Chiaramonte – vendere fumo”.