Il mondo dello spettacolo e della cultura è sicuramente tra quelli più duramente colpiti dalla crisi economica causata dall’emergenza sanitaria e per questo si susseguono le campagne di sensibilizzazione a favore dei settori lavorativi e delle figure che oggi patiscono pesantemente questi momenti di difficoltà. Nell’ambito cinematografico poi, quello più debole da sempre, e che fa più fatica a decollare, è ovviamente il settore dei cortometraggi che oggi, però, fa uno sforzo in più per trasmettere messaggi di speranza e grande volontà di raggiungere obiettivi importanti.
In questo contesto, Via dei Corti, Festival Indipendente di Cinema Breve, organizzato dalle associazioni Gravina Arte e No_Name, giunto quest’anno alla sua sesta edizione, era stato momentaneamente rimandato a causa dei continui cambi di scena che hanno caratterizzato il nostro paese gli ultimi mesi.
Ma, come condiviso dall’Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina, – nei saluti istituzionali trasmessi attraverso il canale You Tube – al fine di mantenere alta l’attenzione verso uno dei settori maggiormente colpiti e di diffondere un sentimento di speranza e di rivincita, il comitato organizzativo ha deciso con determinazione di portare avanti l’edizione 2020, grazie anche al patrocinio con la Regione Siciliana e il Comune di Gravina di Catania.
Ha così deciso di offrirsi comunque al suo pubblico con l’unica alternativa possibile per regalare ugualmente un momento di gioia agli appassionati di cinema e tanta soddisfazione ai suoi partecipanti.
Il Festival, che si sarebbe dovuto svolgere dal 26 al 29 novembre a Gravina di Catania, si è proposto infatti in una versione online, visibile sui canali social Facebook e Instagram Via Dei Corti e sul canale partner YouTube Penso Positivo, e la serata della premiazione ha avuto luogo lo scorso giovedì 31, proprio per la viglia del Capodanno.
Ad annunciare i vincitori delle categorie dei concorsi e delle varie sezioni quali Corti Scolastici e Concorso Internazionale di Cortometraggi, Sezione Documentari, Corti d’Animazione e CineMigrare, sono stati il direttore artistico Cirino Cristaldi e la presidente dell’Associazione Gravina Arte Marcella Messina; inoltre, come ogni anno, premi speciali sono stati assegnati a personalità di spicco del mondo teatrale e cinematografico.
Per questa edizione 2020, il Premio “Globus – Via dei Corti” per la valorizzazione del territorio, il Premio Film in Sicily e i premi al talento siciliano sono andati a Vincent Riotta, Katia Greco e Guia Jelo; il Premio Una vita per il cinema al giornalista televisivo Lucio Di Mauro e, infine, il Premio Edizioni Letterarie Il Tricheco è stato assegnato alla poliedrica autrice Debora Scalzo.
Ampio spazio è stato dedicato anche agli interventi dei giurati, come quello di Carlotta Bonadonna – che ha decretato il vincitore del premio dedicato a suo padre Armando Bonadonna ovvero il Premio alla miglior regia nella Sezione Documentari – e quello di Alessandro Marinaro che ha ricordato il valore dei festival come luoghi d’incontro, di aggregazione e condivisione, valore che la pandemia ci ha rubato, come gli abbracci prima dei film e successivi alla proiezione dei film stessi. Un grazie sentito è andato comunque a tutti membri delle giurie che hanno portato avanti il loro lavoro con impegno e costanza.
Per la sezione corti internazionali, la giuria era formata dall’attore Carmelo Caccamo e dai registi Daniele Ciprì, Max Nardari, Davide Vigore e Francesco Zarzana; i corti d’animazione sono stati selezionati, invece, dalle attrici Liliana Fiorelli, Angela Curri, Tiziana Giletto e dai registi Ines Manca e Rosario Scuderi; Alessandro Marinaro e Gabriele Gravagna, il presentatore Ruggero Sardo, il giornalista Ivan Scinardo, l’autrice Debora Scalzo e l’attore Roberto Carrubba ha composto la giuria della sezione documentari; infine, i corti scolastici sono stati selezionati da Simona Scuderi e Giulia Sapienza.
Infine, il titolo di miglior film della sesta edizione di Via dei Corti, Festival Indipendente di Cinema Breve è andato a Anna, di Dekel Berenson (UCR- ISR- UK) con la motivazione: per la maturità della messa in scena che, in pochi minuti, riesce a delineare l’universo del protagonista e, nel contempo, a raccontare l’incontro fra culture differenti con lucida ironia.
Cristiana Zingarino