Cinema / Giuseppe Tornatore, grande regista che fa riscoprire la sua Sicilia 

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Giuseppe Tornatore, grande regista noto sul piano internazionale, ha reso possibile far conoscere al Cinema la sua Sicilia come pochi. Non succede sempre che un regista resti fedele alla sua terra e riesca ad essere altrettanto di successo pur mettendo da parte le sue origini, ma Tornatore ci è riuscito. Attraverso i suoi film, racconta all’Italia e a tutto il mondo storie, culture e tradizioni siciliane attraverso paesaggi e racconti che entrano nel cuore di chi le guarda. 

Cinema / Tornatore fa scoprire la Sicilia 

Giuseppe Tornatore nasce a Bagheria, un comune in Provincia di Palermo, nel maggio del 1956. Fin da giovane ha mostrato interesse per il mondo del cinema e dell’arte cinematografica in sé. Questa passione, coltivata fin da ragazzino, lo ha portato a vincere fra i più prestigiosi premi del settore, tra cui un Oscar come migliore film straniero, un Golden Globe, due premi BAFTA (British Academy Film Awards) e un David di Donatello, oltre che varie nomination ai festival del cinema di prestigiosi.

A consacrarlo al mondo del grande cinema, la sua opera più nota e popolare, Nuovo Cinema Paradiso. In questa, come in tante altre pellicole successive, Tornatore racconta la sua Sicilia. Una sorta di lettera d’amore al cinema tra le più toccanti ed emozionanti, narrata nel contesto del secondo dopo guerra. 

Cinema / Tornatore fa scoprire la Sicilia: Nuovo Cinema Paradiso

A Giancaldo, un paesino siciliano specchio della stessa terra d’origine del regista, abita Salvatore. Conosciuto da tutti i suoi compaesani come Totò, la vita del ragazzino è ciò intorno a cui girano le vicende protagoniste del film. Dal dramma della guerra e della difficile ripresa del periodo post-bellico, alla necessità di espatriare. A fare da sfondo c’è la campagna sicula e un paese rurale. Simile a molti altri paesi siciliani a cavallo fra gli anni ‘40 e ‘50. L’opera omnia di Tornatore ha reso possibile la riscoperta di un linguaggio, mimica e gesti propri alla tradizione siciliana. In merito a ciò, il grande successo riportato dal film, ha permesso che tutti questi piccoli dettagli e particolarità venissero conosciuti in Italia e all’estero.
Giuseppe Tornatore Cinema Sicilia

Tornatore: la fuga e la riscoperta dalla Sicilia

Se è vero che la maggior parte dei suoi film ha la Sicilia come comune denominatore, è anche vero che il rapporto con la propria terra è difficile. La Palermo degli anni ‘80 non era forse la più adatta al mondo del Cinema e per un regista emergente, che vuol far conoscere se stesso ed i suoi lavori, una terra infertile è ciò che impedisce la crescita. Per questo motivo in varie interviste Tornatore ha spiegato il suo difficile seppur indissolubile rapporto con la sua terra. 

Afferma che talvolta, per poter apprezzare al meglio la Sicilia, bisogna distanziarsene. Nel corso di un’intervista gli è sta posta la domanda: “perché la Sicilia e perché ce ne si allontana?” Lui parla di un mistero. Un mistero che non riusciremo a comprendere. La fuga è positiva e negativa nel rapporto con la terra in cui si nasce. Terra meravigliosa da cui si è costretti a fuggire. Dopo la fuga non comprendi il motivo da cui si fugge”. Tornatore è ben cosciente che l’unico modo che ha per lavorare con la sua terra natia è narrarne le bellezze, con gli occhi romantici di chi vede solo le cose belle. È un modo per comprendere il vero valore della Sicilia: starne distanti e tornare con la capacita di osservare ciò che vivendo giornalmente non si comprende”.

Cinema / Tornatore fa scoprire la Sicilia

Da Nuovo Cinema Paradiso a Baarìa, da L’uomo delle stelle a Stanno Tutti bene. Queste sono le opere che hanno dato la possibilità a Tornatore di stabilirsi all’interno del panorama del grande cinema. Questi sono anche i film in cui ha potuto esprimere, attraverso le immagini, il suo amore per la terra d’origine. La Sicilia lo ha fatto allontanare e lo ha spinto lontano, ma è stato anche grazie alle sue capacità incantatrici che lo ha riportato a sé.

Tornatore Nuovo Cinema Paradiso

Tutt’oggi i temi dei suoi film sono estremamente moderni. La crisi del settore cinematografico ha messo in ginocchio chi vive della “settima arte”. Proprio come diceva Alfredo a Totò, sono in molti i giovani a cui viene consigliato di intraprendere carriere diverse. Fronteggiare questo periodo di stallo non è facile, ma per chi ne riconosce i pregi non è mai troppo tardi per provare a cambiarne le sorti.

Tornatore: Nuovo Cinema Paradiso e il messaggio alle nuove generazioni Siciliane

Nei suoi film i temi non sono mai banali, bensì si mettono in evidenza anche quei comportamenti che portano proprio alla fuga. In Baarìa si parla di omertà, in Nuovo Cinema Paradiso è la fuga stessa e la lontananza da casa che aprono e chiudono la favola di Totò. Proprio in Nuovo Cinema Paradiso è costante il tema dell’abbandono della Sicilia. “Fa come il soldato, vattinni! Chista è terra maligna. Fino a quando ci sei tutti i giorni, ti senti al centro del mondo. Ti sembra che non cambia mai niente. Poi parti, un anno o due, e quando torni è cambiato tutto, si rompe il filo […] Bisogna andare via per molto tempo, per moltissimi anni, per ritrovare al tuo ritorno la tua terra, unni si nato”.

Questa, d’altronde, non è altro che la triste realtà dei tantissimi giovani che ogni anno lasciano il Sud, in particolare la Sicilia, alla ricerca di un posto migliore. Con questo film e con tutti i suoi successi, Tornatore dimostra a quei giovani che la fuga non è mai definitiva e in un modo o nell’altro il proprio legame resterà. Chissà che magari, in futuro, ripagherà anche e darà più amore.

Vittoria Grasso

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