Il Mezzogiorno ha tenuto e ha fatto anche un po’ in più rispetto al Nord. È questa la novità della #colletta15 promossa in tutta Italia dalla Fondazione Banco Alimentare, come resoconta un comunicato stampa.
«La Sicilia dimostra una minima flessione ma resta praticamente stabile, Campania, Basilicata e Puglia hanno addirittura aumentato le loro quantità facendo registrare un trend innovativo rispetto agli altri anni in cui il dato numerico nazionale – commenta Federico Bassi, responsabile nazionale della Giornata della Colletta Alimentare – è sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno: 8.990 le tonnellate del 2015 contro le 9.920 del 2014.
«Ciò che ci ha colpito – sottolinea Bassi – è la capacità dimostrata da ciascuno, di donare e di farlo provando comunque una gioia. Porto l’esempio di un rifugiato del Bangladesh che ha collaborato come volontario a Milano e che commentato il suo impegno in questa giornata con “I feel good. Dopo quello che ho ricevuto da questo Paese io mi sono sentito di contribuire in prima persona e ricambiare l’accoglienza che ho ricevuto in Italia. Ecco perché mi sento bene”. Le sue parole – continua Bassi – sono l’esatta attuazione della cultura dell’incontro a cui ci ha invitato Papa Francesco. Un incontro ricercato non solo da questo ragazzo del Bangladesh ma da tutti i volontari che hanno partecipato alla Colletta: erano 135.000 nel 2014 e hanno superato i 140.000 quest’anno».
Ecco i numeri di tutta la Sicilia: 446 tonnellate di alimenti a lunga conservazione raccolti grazie all’impegno di 16.500 volontari impegnati in 1.111 punti vendita nella Colletta Alimentare 2015 contro le 466 tonnellate del 2014. Numeri che divisi per singola provincia sono: Catania 109 tonnellate, Palermo 80, Messina 62, Trapani 47, Ragusa 42, Siracusa 38, Agrigento 34, Caltanissetta 22 ed Enna 12.
«Quanto è stato raccolto con la Colletta di quest’anno – spiega Fabio Prestia presidente del Banco Alimentare della Sicilia onlus – è l’ennesima prova di generosità dei siciliani che ancora una volta hanno dato fondo alle loro possibilità per aiutare chi sta peggio. E la risposta è stata costante a dispetto dei tanti anni di crisi che stiamo attraversando. Un aiuto che il Banco Alimentare pone in essere tutto l’anno e non solo con quanto ricavato il giorno della Colletta. Ciò che mi colpisce di più – prosegue Prestia – è la risposta di cuore della gente, risposta che arriva non solo da chi sta bene ma anche da chi vive in ristrettezze e nonostante ciò decide di donare per chi sta peggio. È questo il vero gesto che riscontro ogni anno e che rappresenta un onore per tutti coloro che hanno donato».
«I dati della #colletta15 sono buoni – chiosa Domenico Messina direttore del Banco Alimentare della Sicilia onlus – e anche di più. La sensibilità della gente ha prevalso in modo positivo persino davanti alle nuove sollecitazioni in cui si imbattono ogni giorno. Ancora una volta ha vinto il cuore!».