Poliedrica atmosfera quella che incornicia, al “Pal’Art” di Acireale, la prima serata del concerto siciliano di Claudio Baglioni, esibitosi con un team che fa spettacolo (ora inscena break dance, ora presenta in primo piano trampolieri) tanto che sembra quasi un circo. Non si fa mancare proprio nulla, Claudio, addirittura nella coreografia associata a Notte di note, note di Notte, compare anche un ballerino acrobatico che si destreggia su un filo teso tra i due estremi del palco; il cantautore si diverte, a tratti, a stuzzicarne la corda ed il ballerino a saltare a ritmo.
E’ uno scenario unico, al di sopra di ogni immaginazione; il protagonista del concerto è attorniato da 16 ballerini e 8 ballerine, 5 coriste, due chitarristi, due tastieristi, due batteristi, un bassista, una sezione d’archi e una di fiati, predisposti ai quattro angoli del palco, così da consentire arrangiamenti singolari. Tale ubicazione si è potuta realizzare grazie alla predisposizione del palco di 450 mq al centro e, quindi, con la collocazione del pubblico intorno a 360 gradi.
“Al centro” celebra i 50 anni del legame tra Baglioni e la musica ma anche del rapporto tra la musica di Baglioni e il linguaggio, il costume e la cultura del nostro paese. Un percorso molto lungo, quello dei 50 anni di carriera, in cui si incontrano tante persone e con le quali si condividono momenti di vita a prescindere dal lasso di tempo che si trascorre insieme.
Ha inizio così, organizzato da Giuseppe Rapisarda Management, il sorprendente tour primaverile del cantante romano, che riprende la seconda parte del tour iniziata il 16 marzo al Modigliani Forum di Livornoper avere il suo epilogo al Nelson Mandela Forum di Firenze.
Scena maestosa si apre allo sguardo attonito del pubblico rappresentato per lo più da over 60 che cantano con Baglioni per tutto lo spettacolo. Al centro del palco una fantasmagorica pedana che, come per magia, alterna movimenti verso l’alto e il basso finanche a scomparire. Scenografie e coreografie mozzafiato che cambiano vertiginosamente con il susseguirsi dei 34 brani, per la prima cantati seguendo l’ordine cronologico della sua carriera.
Un acclamatissimo Baglioni. E’ come se il tempo per lui si sia fermato. Pieno di energia, il musicista, l’autore e l’interprete, che, dalla fine degli anni Sessanta a oggi, è riuscito ad appassionare intere generazioni con un repertorio pop, melodico non tralasciando mai eleganza e raffinatezza; uno straordinario connubio tra canzone d’autore e rock, world music e jazz, portando così una ventata d’aria nuova all’idea di performance live. Sempre a lui spetta il primo posto per i colossali raduni negli stadi, così come sempre allo stesso è da ascriversi il primato della scomparsa del palco già nel lontano 1991per abbattere la distanza tra sé e il pubblico.
Un gruppo insolito, quello dei ballerini, che dà una oscillante idea di circo, mercatino delle pulci, soldatini, clochard, maschere, uno scenario camaleontico che si veste di nuovo al brano successivo. Non si sa mai cosa aspettarsi. Elemento predominante e denominatore quasi sempre comune ai vari brani e scenografie è la valigia, che sta a simboleggiare il viaggio, e racchiude una parte di noi che ci portiamo sempre dietro. Dettagli curati nei minimi particolari, Baglioni si è inventato qualcosa di davvero sorprendente.
Baglioni esordisce, con un accenno solo strumentale, con Signora Lia, per poi continuare, sulla scia di un brano che ha segnato la musica italiana, Questo piccolo grande amore, Porta Portese, per poi passare a tanti altri e giungere Al centro scritta recentemente per l’occasione. A segnare la chiusura del concerto Con voi.
Tre ore ininterrotte di melodie su magici scenari. Non si è fermato un attimo Claudio senonché giusto il tempo di ringraziare, a metà spettacolo, i fans per avergli permesso questi 50 anni di successo.
Maria Pia Risa