All’orario previsto per l’inizio del concerto “Wanted Italia Tour”, le migliaia di fans di Zucchero presenti al Pal’Art di Acireale hanno cominciato ad acclamarlo nell’attesa di vederlo sul palco, un palco da una coreografia singolare, curata nei minimi particolari dove a primeggiare è un cuore gigantesco sospeso al centro del palcoscenico che funge da maxischermo, cuore accompagnato da mille lucine che, posizionate in ogni dove, sembrano danzare e produrre altri giochini di luci.
Ad aprire il live è però Gheri, il cantautore rock di Lucca che, nei vari concerti di apertura di Sugar presenta il suo nuovo singolo “Dietro la linea”, già in onda sulle radio. La collaborazione tra i due cantanti non è nuova, tant’è che lo scorso anno Gheri ha esordito in tutti i sei concerti di Fornaciari tenutisi all’Arena di Verona.
E, finalmente, eccolo salire sul palco, il protagonista principale della serata, con quell’aria da ragazzino ed il suo look estroso: pantalone nero con striscia laterale grigia quasi a smorzare il tono serio dei calzoni, maglietta nera con su un gilet blu di ciniglia con tante paillette luccicanti che sembrano formare delle stellette ed il cappello marrone a cilindro. Ha così inizio lo spettacolo. Senza perdere tempo, neanche per i saluti, ecco tuffarsi ed aprire il suo scrigno da cui riesce a tirar fuori le emozioni più belle; ed estrae la prima canzone di una massiccia lista che contiene sì i nuovi brani ma senza mai dimenticare quelli del passato; s’inizia con “Partigiano reggiano”. Una scaletta ricchissima di 32 brani a cui il pubblico non si è sottratto, tutt’altro, si è presentato molto preparato e lo ha spesso accompagnato. La leggendaria devozione verso Zucchero continua anche ad Acireale, attraversando ben tre generazioni, a dimostrazione del fatto che il suo stile e la sua musica continuano ad affascinare.
Arriva il momento, al terzo brano, con il motivo “Baila”, di salutare il pubblico e ringraziarlo per essere così numeroso e partecipe ma non solo… proprio in questa circostanza il mattatore dà “il permesso di alzarsi” e sì, proprio così; ci tiene Sugar a far sì che tutti godano lo spettacolo nei migliori dei modi e ciò non potrebbe avvenire se chi sta davanti, alzandosi, disturba la visione di chi sta alle spalle, ma si sa…. ci sono canzoni che hanno bisogno di essere vissute maggiormente ed è così che, con “Baila”, concede il permesso.
Simpatico il Sugar che, pur concedendosi una brevissima pausa, trova il tempo di parlare di qualcosa che va oltre la musica, introduce il tema dei social network, di facebook nello specifico, lanciando un messaggio molto forte che parte da sé stesso per arrivare lontano, esorta a fare attenzione alle tante insidie del social, alle falsità che vengono dette e soprattutto a non vivere di facebook e cadere in quella ragnatela che tutto trascina per sconfinare nel virtuale, perché nell’odierna società c’è troppa gente che vive di virtuale così tanto da perdere la propria identità. Conclude dicendo al pubblico: “Sapete come sono io con facebook? Come la cravatta ad un maiale”.
Continua poi con il suo repertorio e conclude presentando i musicisti che lo accompagnano, si abbracciano tutti per poi fare un inchino di gruppo al pubblico che, ancora una volta, grida a squarciagola il suo nome e lo ringrazia per quelle due ore in compagnia di quella musica che continua a far vibrare le note del cuore, quel cuore spesso appassito dalla quotidianità, da un correre incessante e che rinverdisce dinnanzi a belle melodie e parole significativamente umane.
Maria Pia Risa
Ecco l’elenco dei brani eseguiti: Partigiano Reggiano, 13 buone ragioni, Porca l’oca, Ci si arrende, 10 more days, Hey Lord, L’anno dell’amore, Fatti di sogni, Voci, Un’altra storia, Vedo nero, Baila, Never is a moment, Iruben me, Il volo, Ridammi il sole, Non ti sopporto più, Amen, Allora canto, Un soffio caldo, Un piccolo aiuto, Hey man, I tempi cambieranno, Occhi, Alla fine, Senza rimorso, Blue, E’ delicato, Miserere, Freedom Jazz dance (Brian), Wake me up, Libidine, Scintille, Diamante, Per colpa di chi, Diavolo in me, Puro amore, Dune mosse, Indaco, Menta e rosmarino, Wonderful world/ Long as I can see the light, Hai scelto me.