Le statue a grandezza d’uomo dei pastori, le luci diffuse di diversi colori, la musica prodotta dall’armonica a bocca hanno creato un’atmosfera suggestiva coronata dal ritmo jazz. La grotta lavica che ospita il presepe settecentesco di Acireale, è stata la sede del concerto di armonica di Giuseppe Milici, organizzato da Azimut e dal Rotary Club a scopo benefico, ovvero raccolta fondi per il restauro delle figure presepiali, in legno e le teste di cera, primo fra tutti, del Bambinello.
Com’è immaginabile, infatti, le statue che compongono la Natività, pregiate opere di ceroplastica, con il passar degli anni necessitano di interventi mirati alla loro conservazione. Gli elementi che li compongono, quali la cera, appunto, il legno, le varie stoffe, il gesso, la cartapesta, sono, infatti, deteriorabili e particolarmente soggetti all’azione del tempo.
Preservare un bene locale, artistico e storico, è stato il fine dell’iniziativa che ha visto svolgersi il concerto del musicista palermitano Milici, accompagnato alla pianola dal giovane Valerio Rizzo, specialista in pianoforte jazz. I cento posti disponibili all’interno della grotta lavica, costituente la chiesa Santa Maria della Neve di Acireale, sono stati occupati da spettatori intenti all’ascolto di brani famosi e di pezzi scritti dallo stesso esecutore.
Il musicista, che ha effettuato tournée in tutto il mondo, ha esordito, con la sua armonica a bocca, con “Imagine” di John Lennon, ha continuato con sue composizioni, come quella relativa alla colonna sonora del film “Ninnarò”, ha emozionato con famose musiche, quale “Nuovo cinema paradiso” di Ennio Morricone. Ha, poi, velocizzato il ritmo con “Singin’ in the Rain”, ha dato ampio spazio a diversi pezzi jazz ed ha concluso con “May Way” di Frank Sinatra.
Milici ha alternato le sua musica con momenti in cui ha parlato di sé, della sua passione per questo strumento, dello stimolo e “l’appoggio” ricevuto dalla madre, che ha da subito creduto in lui ed anche dell’importanza dell’incontro, ad un certo punto della sua carriera, con Pippo Baudo.
“Abbiamo dato modo a chi era interessato di assistere al concerto di Giuseppe Milici, musicista conosciuto in tutto il mondo e siamo soddisfatti per l’adesione ricevuta, che ha significato realizzare un gesto di beneficenza per il restauro di Gesù Bambino”, ha affermato don Francesco Mazzoli, parroco di Santa Maria della Neve.
All’interno della grotta il tempo si è proposto, nell’ora e mezza di concerto, nella sua fase antica, testimoniata dai maestosi pastori ospitati nel sito da oltre due secoli, e nella sua fase contemporanea, rappresentata dalle note di Milici, creando una felice sovrapposizione di “momenti” per gli spettatori presenti.
Rita Messina