(13-3-2013) La seconda fumata ha lasciato delusi tutti quelli che, fin dalle prime ore del mattino, stazionavano in piazza San Pietro, in attesa con gli occhi in alto verso il comignolo della cappella Sistina.
Nera, come la prima, ma con qualche tinta di “giallo”, sia perché arrivata in anticipo rispetto all’orario previsto delle 12 (il che aveva fatto pensare ad un possibile esito positivo), sia perché, dopo i primi attimi, il fumo è sembrato schiarirsi e tendere al bianco, ma poco dopo è tornato a colorarsi decisamente di nero, non lasciando quindi nessuna speranza a chi contava su una rapida conclusione del Conclave. Già ieri sera qualcuno si aspettava il “miracolo” dell’accordo immediato tra i cardinali e dell’elezione del nuovo Papa alla prima votazione, cosa, invero, avvenuta pochissime volte nella storia dei Conclavi. Ha iniziato quindi a sfollare la gente raccoltasi in piazza e rimasta ferma per ore, in attesa, con gli ombrelli aperti sotto la pioggia battente che per quasi tutta la mattinata è caduta su Roma.
Riprende quindi l’attesa, mentre “sentiamo salire l’emozione e l’attesa”, come ha sottolineato il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, anche se c’è un “clima molto sereno” e “viviamo un momento bello e intenso”.
I cardinali si riuniranno nuovamente nel pomeriggio, quando sono in programma il quarto e quinto scrutinio, mentre continuano le previsioni, con una alternanza tra i vari papabili, tra i quali sembrano prendere adesso quota gli americani, sia settentrionali che meridionali.
AD