L’undicesima edizione di Magma – mostra di cinema breve si è conclusa una vasta partecipazione di pubblico, anche straniero, e con l’assegnazione dei riconoscimenti da parte della giuria presieduta dal direttore responsabile di Coming Soon Television Adriano Amidei Migliano, e composta dall’attrice Sandra Ceccarelli, il direttore artistico del Leeds International Film Festival Chris Fell, il direttore responsabile del mensile di critica cinematografica Duellanti Marco Toscano e la regista Roberta Torre.
Il Premio Lorenzo Vecchio, dedicato all’ideatore del festival scomparso nel 2005, va al cortometraggio sperimentale Dieci cadute, del regista Nicola Console: “attraverso un’originale commistione tecnica e un felice connubio tra sperimentazione cinematografica e discorso politico, il corto interpreta un periodo storico di grandi cambiamenti, immaginando un impossibile ribaltamento di ruoli per raccontare la rabbia nei confronti del potere” ha motivato la giuria assegnando per la prima volta il maggiore premio di Magma a un regista siciliano.
I giurati hanno inoltre assegnato quattro menzioni speciali, una per ogni sezione del concorso internazionale. Miglior corto narrativo viene proclamato Csicska, dell’ungherese Attila Till, “per la qualità della messa in scena e l’abilità nel definire in pochi minuti personaggi dalla forte identità e dinamiche familiari che nella loro arcaica brutalità divengono specchio di una condizione universale”.
Smolarze, corto polacco diretto da Piotr Zlotorowicz, si aggiudica la menzione per il miglior documentario, “per la capacità di catturare un frammento di realtà in maniera estremamente naturalistica, evitando abbellimenti e facendo percepire la durezza e la dignità di una condizione dimenticata”. Presente in sala il direttore della fotografia del corto Malte Rosenfeld.
“Per la tecnica eccelsa al servizio di una poetica capace di coniugare la bellezza del tratto con l’attesa di un amore”, la menzione speciale come migliore animazione va alla produzione italiana Fiumana, diretta da Julia Gromskaya.
Il franco-tedesco Kinoki vince invece la menzione per il miglior corto sperimentale (presente in sala il regista Sebastian Helm) “per la forte immaginazione comica con cui fa scaturire da materiali di repertorio nuove storie, rivelando le potenzialità insite nell’immagine cinematografica e offrendo soluzioni divertenti per una vita migliore”.
“Quando vedo dei corti penso sempre a una lettera di Ennio Flaiano – ha dichiarato il presidente di giuria Adriano Amidei Migliano – in cui lo scrittore esordiva dicendo ‘ti scrivo una lunga lettera perchè non ho avuto il tempo di scriverne una corta’. Il merito della qualità dei lavori visti a Magma va agli organizzatori – ha aggiunto il direttore responsabile di Coming Soon Television – che con difficoltà hanno selezionato per il concorso 32 opere sulle 576 iscritte. La stessa difficoltà si è riproposta nel lavoro della giuria, che tuttavia è giunta a una conclusione unanime al momento del giudizio.