Confederex / Giornata della donna, partire dall’uguaglianza per parlare della differenza

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Confederex,incontro Giornata della donna

Come ogni anno, la Giornata Internazionale della Donna è stata l’occasione per mettere a tema l’attuale condizione femminile, tenuto conto della lunga e faticosa lotta per il raggiungimento e la conquista dei diritti delle donne. Risale, infatti,  al 1975 la scelta dell’Onu di commemorare per la prima volta questa Giornata.

Alla luce di questa premessa, la Confederex regionale, sezione di Acireale, attiva da 33 anni e  presieduta dal dott. Gianfrancesco Sciuto, ha inteso aprire uno spazio pubblico di dibattito sul tema “Speriamo che sia femmina”…parafrasando il celebre film di Mario Monicelli. Con l’illuminante sottotitolo, “Esperienze in cammino”, per mettere a tema la presenza femminile nella scuola, nel mondo del lavoro, nella Chiesa.

Suor Anna Aleo e Giovanni Vecchio
Suor Anna Aleo e Giovanni Vecchio

Giovanni Vecchio moderatore dell’incontro

Negli accoglienti locali dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice “S. Benedetto “ di Acireale, si è animata una tavola rotonda che, prendendo le mosse da testi poetici come quelli di Alda Merini, Madre Teresa di Calcutta e il Cantico dei Cantici, ha cercato di dare voce a donne impegnate nel sociale. Cioè la prof.ssa suor Anna Aleo, nel mondo delle professioni, dott.ssa Antonella Di Maggio, nella Chiesa, con particolare riferimento al cammino sinodale in diocesi, e la prof.ssa Barbara Condorelli, vicepreside del Liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale.

Confederex, la voce di suor Anna Aleo

Attraverso le puntuali domande poste dal moderatore Giovanni Vecchio, sono state evidenziate diverse criticità accanto a segni di speranza. Sul fronte educativo, suor Anna Aleo, FMA, ha testimoniato la sua esperienza di docente di lingua inglese nella scuola secondaria di primo grado.  E messo in evidenza che il riconoscimento dell’autorevolezza della sua figura professionale, della sua laicità, precede la sua scelta religiosa.
Il contesto educativo attuale rivela criticità preoccupanti sul ruolo dei genitori alla ricerca di un dialogo con i loro figli preadolescenti. Genitori spesso ignari dell’influenza, nella vita quotidiana dei figli, dei social che diventano talvolta modelli di riferimento educativo.

Antonella Di Maggio e Giovanni Vecchio
Antonella Di Maggio e Giovanni Vecchio

Confederex, la voce della dott.ssa Antonella Di Maggio

Nella testimonianza della dott.ssa Di Maggio, farmacista, è emersa la fatica della affermazione del ruolo della donna nel mondo delle professioni scientifiche. Fatica oggi ripagata, dopo circa trent’anni di esperienza, dalla presenza di donne capi settore di ricerca scientifica e ospedaliera.
Certamente la differenza tra uomini e donne esiste e rappresenta un punto di forza, in gran parte ancora da scoprire. Confondere la differenza con la disuguaglianza ha portato la società ad appiattirsi su una indifferenziazione che ostacola lo sviluppo di  identità armoniose. Ed è fonte di sofferenza per tutti, sia uomini che donne.

Barbara Condorelli e Giovanni Vecchio
Barbara Condorelli e Giovanni Vecchio

Confederex, la voce di Barbara Condorelli

La terza voce, quella della prof.ssa Barbara Condorelli, sociologa, docente di religione cattolica, referente regionale degli insegnanti di IRC, ha messo in evidenza che la fatica quotidiana di armonizzare i diversi impegni si supera con la passione educativa e la costanza nell’adesione alla chiamata ricevuta.
La casa di Betania, a questo proposito, come icona del cammino sinodale della Chiesa di Papa Francesco diventa emblematica di una nuova modalità di relazione tra uomo e donna nella Chiesa alla luce del rapporto speciale tra Gesù e le donne, a partire dalle sorelle Marta e Maria. A questo proposito, come opportunamente richiamato dal moderatore, ispirandosi alla teologia delle donne, “il problema non sono certo le Scritture ma le categorie antropologiche in cui sono state imbrigliate. Un po’ come se volessimo parlare della Creazione senza tenere conto delle conoscenze scientifiche”. L’auspicio dunque è che si rifletta su ciò che uomini e donne hanno in comune: partire dall’uguaglianza per parlare della differenza.

L’incontro, che ha visto la partecipazione dell’assessore agli Affari istituzionali del comune di Acireale, avv. Mario Di Prima, si è concluso in maniera conviviale. E ha proposto un approccio plurale e a più voci su un tema complesso e sempre in divenire. Approccio che non ignora il  contributo formativo delle scuole cattoliche, capaci di educare le nuove generazioni ai valori della vita e del rispetto reciproco  tra i sessi, riconoscendosi nella comune vocazione di battezzati.

 

A cura di Marinella V. Sciuto
ex alunna salesiana

 

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