Ad Acireale, nella Basilica di San Sebastiano, ha avuto luogo una conferenza sul tema “Cosmografia dantesca” tenuta dall’astrofisico dott. Sperello di Serego Alighieri di Perugia.
L’oratore, discendente di Dante Alighieri, è presentato dal dott. Rosario Faraci, professore dell’Università di Catania.
La conferenza è un’iniziativa dell’associazione “Impulso” di Acireale, nel settimo centenario della morte di Dante, avvenuta il 14 settembre 1321. Il dott. Sperello Alighieri ha ringraziato la città di Acireale e il numeroso pubblico per averlo ben accolto.
Il tema “la nobiltà e il tempo” è seguito con grande entusiasmo. E’ definito “dono speciale”, come testimonia il dott. Sperello, “fattogli dal padre”, con il tradizionale verso poetico dantesco: “O poca nostra nobiltà di sangue, ben se’ tu manto che tosto raccorce”.
Il dott.Sperello e le citazioni dantesche
Profonde le citazioni del “Convivio”, tra cui speciale la seguente: “La scienza è ultima perfezione de la nostra anima, nella quale sta nostra ultima felicità; tutti al suo desiderio son subietti.” Pertanto l’astronomia è nobile; ancora più nobile “l’alto subietto” del movimento del cielo, dove è raffigurato il Paradiso. Dante conosceva il “Sistema Tolemaico”. Varie sono le citazioni dantesche, specialmente quelle della “Divina Commedia”, sintesi della cultura e degli ideali dell’epoca storica del Medioevo, opera dotata di valori universali.
Il viaggio nell’al di là avviene nell’anno giubilare 1300: è iniziato nella notte del giovedì Santo con l’entrata di Dante e Virgilio nella “Selva oscura”.
Vengono visitati i tre regni ultraterreni: Inferno, Purgatorio, Paradiso. Varie le citazioni di famosi versi e di episodi, quale ad esempio “il folle volo di Ulisse”, nel XXVI canto dell’Inferno. Lucifero nel centro della Terra e altre. Del “Purgatorio” l’oratore mette in luce l’esaltazione delle virtù: giustizia, fortezza, prudenza, temperanza. Del “Paradiso”, l’alta figura di Beatrice, quale nuova impareggiabile guida del Cielo, sede di Dio.
Segue un vivace dibattito. infine, il pubblico applaude a lungo l’illustre discendente di Dante, entusiasta della conferenza e della sua visita in Sicilia.
Anna Bella