Ieri pomeriggio, l’Auditorium del Conservatorio Bellini di Catania ha ospitato un concerto straordinario. Tredici giovani allievi delle classi di Pianoforte si sono avvicendati nell’esecuzione integrale dei 24 Preludi e fughe del I libro del “Clavicembalo ben temperato” di Johann Sebastian Bach. Artisti davvero molto giovani ma indiscutibilmente talentuosi e davvero appassionati della musica che si sono cimentati nella versione pianistica dell’opera.
Il concerto fa parte di un progetto biennale dedicato ad uno dei più grandi compositori della storia della musica. Un impegno corale, didattico ed artistico, che ha coinvolto studenti e docenti per l’intero anno accademico. Dopo una rigorosa selezione indetta nei mesi passati, tredici sono stati gli allievi dell’istituto di alta formazione musicale etneo, scelti per interpretare i brani dell’imponente raccolta di studi.
L’evento sarebbe dovuto andare in cantiere lo scorso anno, in occasione del terzo centenario dell’avvio della composizione dell’opera. Ma si realizza solo adesso a causa difficoltosi strascichi della recente pandemia. Le composizioni del II libro verranno eseguite nel corso del prossimo anno accademico.
Il “Clavicembalo ben temperato”….300 anni dopo
In occasione del concerto di ieri è stato realizzato un prezioso libretto intitolato “Il Clavicembalo ben temperato I libro. Johann Sebastian Bach 300 anni dopo”. L’opuscolo racconta e spiega il percorso del clavicembalo nella storia della musica. Corredato di fotografie di manoscritti e dipinti inerenti al grande compositore, il libretto svela i punti salienti dell’ingegneria musicale di Bach.
“Semmai un compositore rivelò la polifonia onnipresente con la massima intensità, questi fu certamente il nostro defunto Bach. Semmai un compositore utilizzò i più reconditi segreti dell’armonia con la più grande maestria, quello è stato di certo il nostro Bach. Nessuno quanto lui ha mai mostrato tante idee ingegnose e insolite in elaborazioni che normalmente sembrano aridi esercizi di mestiere”.
Questa è una parte del necrologio, scritto da uno dei figli del musicista e da uno dei suoi allievi e citato nel libretto stampato per l’occasione. Dette affermazioni aiutano a comprendere l’unicità del talento e della padronanza musicale di Bach che si basano sui principi di una natura innovativa e di un’estrema originalità.
Il “Clavicembalo” eseguito per la prima volta a Catania
Il Clavicembalo ben temperato indaga non soltanto le questioni del temperamento e della tonalità con chiarezza esemplare. Esso, inoltre, esplora a fondo le conseguenze derivanti dall’accostamento di due composizioni essenzialmente contrapposte: il preludio, con la sua forma libera, e la fuga, con la sua forma rigorosa.
Le innegabili difficoltà esegetiche ed interpretative del Clavicembalo ben temperato, fanno sì che le sue esecuzioni siano assai rare. A Catania è stata la prima volta. Per tale motivo il presidente ed il direttore dell’Istituto di alta formazione, Carmelo Galati ed Epifanio Comis, lo hanno esibito con particolare orgoglio. Un progetto ambizioso, una proposta di grande portata che confermano ancora una volta l’eccellenza del percorso formativo dell’istituto.
Cristiana Zingarino