ControCorrente / Matteo Renzi nel suo libro: “Perchè provocai la crisi di Governo”

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Matteo Renzi-controcorrente

A Giarre, nei locali di Radice Pura, è stato presentato il libro di Matteo Renzi “ControCorrente” (edizioni Piemme). Il libro è nato dalla volontà, da parte dell’autore, di dar voce ad un suo gesto, che ha portato il paese agli inizi del 2021 ad una crisi di Governo, e di spiegare che non fu un errore ma un atto volontario per il futuro dell’Italia.

Un libro inteso da molti coraggioso, ricco di passione, aneddoti e retroscena. Ma soprattutto di una visione capace di squarciare il conformismo a cui troppo spesso siamo stati abituati. Definito, dai più, una fotografia del momento storico.

ControCorrente: la crisi di governo scelta necessaria

A esporlo è direttamente il suo protagonista. Durante la presentazione, Renzi ha detto che, nel suo testo, spiega che si può fare politica sulla base delle idee e non su quella degli interessi. Prova di questo pensiero è stato che alla fine, con il governo Draghi, hanno avuto un ministero in meno.cocpertina Controcorrente
E’ certo che a tutto il partito era chiaro che la scelta avrebbe avuto delle conseguenze, ma in tutti era presente che quel momento era cruciale e si doveva rimediare. Non è stato, quindi, un azzardo o una provocazione aprire la crisi di Governo. Ma una scelta necessaria affinché l’Italia cambiasse il passo sui vaccini, sull’economia e sul futuro tutto. E di questo oggi, con la presidenza di Draghi, continua Renzi, ne siamo tutti consapevoli e fieri.

Il libro racconta questo ed altro e, ad oggi, nessuno ha potuto contraddire quello che vi è scritto e cioè che Conte sia rimasto al potere contro le logiche della politica. Dal giorno dopo, poi, l’autore ha avuto fatta la guerra da quelli che dentro il PD (D’Alema e gli altri) preferivano riprendersi la ditta. Anche a costo di lasciare il paese in mano di Salvini e Grillo.

ControCorrente, un confronto negato

In questo scenario, però, oggi Renzi si ritiene una persona libera che crede nella verità ed è disposto a parlare con chiunque. Il giornalista Mentana, su sua richiesta, ha proposto a Marco Travaglio un dibattito con Renzi in video per parlare dei loro libri (quello di Travaglio parla di Conte). Ma lui si è rifiutato di accettare il dialogo.
L’autore aprirebbe un pubblico dibattito anche con Salvini o con la Meloni, ma anche con Conte e Letta perchè crede nella politica e nei dibattiti. A dispetto di quello che si possa pensare, il nostro autore, si sente uno che crede fortemente nella politica. E questo lo ha potuto dimostrare anche con un minimo 2%.

Mariella Di Mauro

 

 

 

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