A San Sebastiano è stato dedicato l’incontro che si è tenuto al palazzo di Città di Acireale dal titolo “Il Santo e la Città. Acireale e il culto di San Sebastiano”.
Tale culto è particolarmente sentito e vissuto nella città di Acireale, che tributa al compatrono, insieme a Santa Venera, in due momenti distinti dell’anno “A festa ranni” del 20 gennaio e le celebrazioni estive, che si svolgono nel mese di agosto.
“U rizzuteddu”, San Sebastiano, è invocato alle prime luci dell’alba dalla popolazione acese e dai devoti che, guidati dal capo vara, al grido di “Cu tuttu u cori, viva Sanmastianu”, iniziano la spettacolare manovra di uscita della vara dalla Basilica Collegiale di San Sebastiano.
Il fercolo settecentesco, è trainato a braccio per la città dai devoti “scalzi”, ricordando l’alluvione del 1682. Riceve tributi e onorificenze, in presenza di personaggi politici ed ecclesiali, accompagnato da scampanellii e dal suggestivo spettacolo pirotecnico dei fuochi d’artificio.
San Sebastiano nel cartellone del Mese dell’arte sacra
Una ricorrenza talmente sentita, da rappresentare l’evento religioso più atteso dagli acesi, che con fervente trepidazione, proprio in questi giorni, hanno festeggiato in un tripudio di festoni e fuochi d’artificio. Giorni, nei quali, con palpitante fede ed esultante giubilo, il popolo di San Sebastiano ha potuto rivedere il suo “Capitano”. Un santo, un padre, una figura familiare che guida nelle avversità i suoi devoti, dediti all’adorazione del Santo che “Nesci nudu e si cogghi u friddu”.
L’incontro è l’ultimo appuntamento inserito nel cartellone del Mese dell’ arte sacra che ruota intorno alla festa del Santo bimartire con una serie di iniziative che celebrano il patrono della città.
Durante la conferenza stampa si è potuto assistere a quattro diversi momenti dedicati al particolare rapporto che unisce i fedeli acesi a San Sebastiano. Una fede comunitaria illustrata in un intreccio di storia, arte e tradizione che ha proposto una rinnovata immagine del Santo Patrono.
La figura di San Sebastiano in quattro temi
Il Santo e la Città. Saro Bella ha trattato i rapporti tra San Sebastiano e la Città, il martirio e l’assetto urbanistico di Acireale nel XVII sec.
Le raffigurazioni del Santo. Fabio Grippaldi ha illustrato le raffigurazioni del Santo nella Basilica di San Sebastiano; iconografia e rappresentazioni della storia e del martirio del santo.
Santo e devoti. Marcello Trovato ha illustrato testimonianze dirette di fedeli e devoti (proiezione di spezzoni di filmati di inizio secolo). Ha poi proposto un documentario datato 2017 con chiari riferimenti ai devoti del borgo marinaro di Santa Maria La Scala, emigrati a Mar del Plata.
Il Santo in TV. Antonio Trovato ha presentato i filmati delle prime edizioni del Santo in diretta, con gli oltre 500 ospiti, tra i quali la professoressa Pinella Musumeci.
Scopo dell’ incontro è comprendere la figura del Santo e divulgare la storia di Acireale. Una storia riprodotta in documentari, libri e mostre che costituiscono la memoria storica e sociale della città.
La conferenza ha esplorato le diverse possibilità espressive alternando il racconto a immagini fotografiche e riproduzioni documentarie. Utilizzando le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo, i relatori hanno offerto un dettagliato racconto. La corposa documentazione prodotta all’ insegna della tradizione popolare, storica e culturale, oltre che religiosa, ha reso l’excursus storico particolarmente interessante e partecipato dal folto pubblico presente in sala.
I saluti istituzionali sono stati affidati all’ assessore alla Cultura e al Turismo, avv. Enzo Di Mauro e al presidente del consiglio, dott. Michele Greco.
Il convegno è stato promosso dal consigliere Teresa Pizzo, vicepresidente della Commissione cultura, nell’ambito delle attività dell’assessorato retto dall’avv. Di Mauro.
Nell’organizzazione anche la presidente della Commissione cultura, Simona Postiglione.
Rita Vinciguerra
