Corea Sud / Hallyu, l’ondata “fandom” che travolge l’occidente

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Basta entrare nei principali social network per accorgersi come dalla Corea del Sud stia prendendo piede sul piano internazionale Hallyu, un’ondata spinta dai fandom interessati. Partiamo dal 9 Febbraio 2020 a Los Angeles: per la prima volta nella storia, a vincere il premio Oscar come miglior film non è una pellicola in lingua inglese bensì il film sudcoreano “Parasite” del regista Bong Joon-Ho. È così che viene sancito a pieno titolo l’ingresso della cultura pop sudcoreana all’interno del panorama mainstream occidentale. Musica, cinema, televisione, tutto questo fa parte della cosiddetta “Hallyu (한류)” , letteralmente “onda coreana”.

Corea Sud / Hallyu, l’ondata “fandom” che travolge l’occidente

Dall’asia all’occidente il cammino è molto lungo. Il fenomeno della “korean wave”, infatti, affonda le sue radici nei primi anni 2000. Qui i primi drama, termine che indica i serial televisivi in lingua coreana, vengono trasmessi in Cina nonostante le pesanti censure di stato. Il film “My sassy girl” diventa un successo nei box-office di tutta l’Asia e il gruppo musicale “H.O.T” diventa il primo gruppo straniero a registrare un sold out per il concerto a Pechino. La richiesta di prodotti sudcoreani cresce a dismisura in tutta l’Asia. A trarre più vantaggio da questo successo è l’industria musicale che dà avvio al fenomeno del “k-pop”. Nascono le “Big Three”, ancora oggi le più importanti agenzie dell’entertainment coreano. Queste “danno i natali” a band come “Girls’ generation”, “Bigbang” e “2PM”, nomi che sono entrati nella storia della musica pop sudcoreana.

Corea Sud / Il viaggio verso occidente di Hallyu, ondata “fandom”

Tutti ci siamo ritrovati probabilmente a ballare almeno una volta nella vita il celebre “Gangnam style”. È il 2012 quando il video musicale del cantante “PSY” diventa il primo video a raggiungere il miliardo di visualizzazioni su Youtube. Il singolo riscuote un successo planetario scalando le classifiche di più di 30 paesi e raggiungendo il primo posto anche in Italia. Oggi le band che riscuotono più successo e che hanno trovato anche in Europa e in America un riscontro dal grande pubblico sono i “BTS” e le “Blackpink”. Nel 2020 i BTS hanno contribuito a creare lo 0,3% del PIL sudcoreano; è ancora aperto, infatti, il dibattito riguardo la possibilità di esentare i membri della band dal servizio militare di leva, ancora oggi obbligatorio in Corea del Sud.

Il loro successo non si ferma al campo della musica. Oggi al primo posto nella lista dei leader del futuro globale sostenibile stilata dalle Nazioni Unite, il gruppo vanta diverse campagne in collaborazione con l’UNICEF dal titolo “Love myself” (nella foto) contro la violenza sui minori. Se qualche anno fa la “hallyu” poteva sembrare un fenomeno relegato alle nicchie di appassionati online, oggi non è più così. A dimostrarlo è il successo di serie tv come ”Squid game”, che vanta il titolo di serie più vista su Netflix superando persino cult del calibro di “Stranger things”. Successo che ormai abbraccia tutti i campi dell’intrattenimento, dalla moda fino alla cucina. Sono tantissimi i video di ricette tipiche online, dalle più semplici come quelle sul biscotto “dalgona” reso celebre dalla serie netflix e diventato un vero e proprio trend, alle più complicate come quelle del “bibimbap” o del “kimchi”.

Social network e fandom

Per capire meglio il perché di questo successo è impossibile non considerare il ruolo che social network, come Twitter e Youtube, hanno avuto nella distruzione di tutte quelle barriere che, fino a vent’anni fa, rendevano difficile l’arrivo di prodotti provenienti dall’Asia. E che raramente venivano doppiati dai media mainstream. E’ qui che entrano in gioco i “fandom”, comunità di appassionati che negli anni hanno dedicato il loro tempo a tradurre serie tv, canzoni e film per il resto dei fan. Schiere di ragazzi e ragazze che, tramite il passaparola sui social, sono riuscite a creare delle vere e proprie comunità in cui poter condividere le proprie passioni senza la paura di essere giudicati e che, soprattutto, sono state in grado di coinvolgere anche i più riluttanti.

Un sacco di tempo libero

“Vorrei andare ovunque. Non ho altra scelta che questa stanza. Allora trasformerò questa stanza nel mio mondo personale”. Così recita la canzone “Fly to my room” dei BTS tratta dall’album “BE”. Con la pandemia ci siamo ritrovati tra le mani un sacco di tempo libero. Impossibilitati ad uscire di casa, la componente comunitaria offerta dai fandom della cultura coreana ha permesso a tantissimi di conoscere gente nuova e scoprire un nuovo mondo attraverso un semplice click.

Francesco Guglielmino

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