Coriandolata / Per l’edizione zero un tappeto di coriandoli, sabbia e… tanto pubblico

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La Coriandolata edizione zero è stata un successo sotto tutti i punti di vista. Partita dalla semplice idea di far incontrare le tradizioni di Acireale con il mondo dei “tappeti di arte Effimera”, si è sviluppata strada facendo con una tre giorni che lascerà il segno e che diventerà appuntamento dell’offerta turistica acese.

Il mosaico realizzato in piazza Duomo con i coriandoli e la sabbia vulcanica
Il mosaico realizzato in piazza Duomo con i coriandoli e la sabbia vulcanica

Primo esempio assoluto nel mondo, si afferma nel comunicato stampa, la Coriandolata è un tappeto di coriandoli (Acireale è l’ unico posto che utilizza per il suo carnevale coriandoli monocolore), e sabbia dell’Etna (il vulcano attivo più alto d’Europa, da qualche anno riconosciuto patrimonio dell’Unesco), ha lanciato di fatto una nuova tecnica tutta da sperimentare di Arte Effimera. Ecco il perché in piazza Duomo campeggia un unico bozzetto che ha in sé lo stemma della Città e il simbolo della Coriandolata, riproduzione stilizzata del rosone della Cattedrale.

La manifestazione è partita ufficialmente ieri pomeriggio con la posa del bozzetto su carta e la prima fase, in cui si sono disegnati i contorni del disegno con la sabbia vulcanica. E’ stato il sindaco della città di Acireale, Roberto Barbagallo, con il presidente della Fondazione del Carnevale, Antonio Coniglio, a posare i primi coriandoli e a dare il via alla realizzazione del tappeto.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal primo cittadino e dal presidente della Fondazione, che hanno ribadito l’intenzione di puntare sulla manifestazione: «E’ stato un punto di partenza, un’edizione zero che ha comunque riscosso un enorme successo e ha sollevato la curiosità di molti. Massimo risalto meritano l’artigiano e le tradizioni della nostra terra, che vanno riscoperte, valorizzate e rese attrattive. Inizia un dialogo importante con l’arte netina e questa manifestazione, unica e originale, merita di crescere e diventare un punto fermo dell’offerta turistica acese».

Il lavoro si è concluso la notte scorsa e ha visto alternarsi all’opera tanti giovani dell’Associazione Aci Cafè, artisti e volontari, che non hanno voluto mancare a questo straordinario concorso d’arte e fantasia. Fondamentale in questo esordio la partecipazione attiva nella fase di ideazione ed in quella della sperimentazione e realizzazione dell’artista ed infioratrice di Noto Valentina Mammana con le componenti dell’ Associazione CulturArte.

L'arazzo realizzato con il sale colorato
L’arazzo realizzato con il sale colorato

Accanto alla realizzazione con i coriandoli un gruppo di artisti e volontari locali ha realizzato un meraviglioso arazzo di sale che riproduce una maschera tradizionale del Carnevale, utilizzando oltre 700 kg di sale colorato.

Un bellissimo incontro tra le due città, tra la competenza e l’innovazione, un modo per conoscersi e sperimentare insieme. Nel pomeriggio è stato inaugurato nei locali del Palazzo di Città, con ingresso da via Romeo, del Museo delle Arti Effimere, creato da due Associazioni netine di maestri infioratori CulturArte e Petali d’Arte, presieduta da Lucio Pintaldi, che resterà aperto e visitabile gratuitamente sino a domenica.

Fino a domenica sarà visitabile gratuitamente anche la mostra d’arte contemporanea “…Non solo coriandolata”, allestita da Martina Tropea e Federica Leonardi, presso l’Ufficio Informazioni di piazza Duomo.

Soddisfatti pienamente i due ideatori della Coriandolata, Nello Catalano e Dario Liotta, che a fine “posatura” hanno commentato: «Siamo contentissimi per il risultato ottenuto; oltre ogni aspettativa. L’arte e gli artisti si sono impadroniti di 50 mq del cuore barocco acese, tracciando una strada che ha tutti i presupposti per diventare una grande strada, lunga e piena di soddisfazioni. I ragazzi che hanno partecipato a questa incredibile opera, sono i più grandi protagonisti; hanno messo l’anima e passione donando la vita al lavoro artistico. Tante, tantissime persone hanno fatto di che un’idea folle si sia concretizzata. Circa una cinquantina di persone, non solo artisti, hanno catturato l’attenzione di migliaia di curiosi che, rapiti dall’opera in costruzione, restavano a guardare per ore; un gruppo di “posatori” affiatato e collaborativo, molti dei quali si incontravano per la prima volta. Grazie a Telethon per aver realizzato una grande maratona musicale accompagnando la Coriandolata fino a notte inoltrata, rendendo il lavoro dei “posatori” leggero e allegro. Importante il messaggio di congratulazioni giunto d’oltr’Alpe, da Barcellona, della Presidente dell’Associazione Internazionale delle Arti Effimere, Vicenta Pallares I Castello che, ha seguito con particolare interesse questa nuova tecnica».

(Comunicato stampa del Comune di Acireale)

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