La pandemia da Coronavirus ha oltrepassato nelle ultime settimane la soglia ufficiale di 5 milioni di vittime nel mondo. Secondo i dati riportati dalla Johns Hopkins University, che tiene aggiornati i conti della diffusione del virus, gli Stati Uniti risulterebbero capofila sia per quanto riguarda i morti, sia per quando riguarda i contagi. Si tratta di numeri che, con lievi oscillazioni, vedono concordi tutti i registri che si basano su dati ufficiali. Ma proprio perché si basano sui numeri forniti dalle autorità sanitarie di ogni singolo paese, potrebbero essere due o tre volti maggiori. Mentre il numero di decessi giornalieri in tutto il mondo è calato grazie ai vaccini, l’Europa sta attraversando una situazione estremamente difficile, completante travolta dalla quarta ondata. Andiamo a vedere nello specifico cosa sta succedendo nel mondo.
Coronavirus / Più di 5 milioni di morti nel mondo: in che situazione si trova l’Europa?
Nella regione europea di competenza dell’Oms si assiste ad uno scenario drammatico con casi e decessi più alti rispetto all’anno precedente. In Russia, dal 20 ottobre, sono morte in media di Covid ogni giorno più di mille persone. Si tratta di uno dei focolai maggiori della pandemia, come evidenziato dei dati epidemiologici quotidiani. Un nuovo allarme dall’infettivologo Yevgeny Timakon ha reso noto l’aumento del numero dei casi tra bambini per via della variante “Delta”. Nonostante i 7 giorni non lavorativi imposti dal Presidente Putin, le nuove infezioni continuano ad essere alte.
Coronavirus / Più di 5 milioni di morti nel mondo: perché proprio in Russia numeri spaventosi?
La metropolitana di Mosca trasporta una media di 7 milioni di passeggeri al giorno. Questa può essere considerata una bomba batteriologica da evitare. Un luogo dove il Covid-19 circola con ancora più facilità, complice la quantità di persone assembrata e il mancato utilizzo delle mascherine. La brutta notizia però è che nelle prossime settimane la situazione potrebbe peggiorare ancora. Un altro fattore che incentiva la diffusione del virus in Russia è l’indifferenza della gente. Andando in giro per la capitale ci si accorge come, da tempo, gli abitanti si comportino come se il Coronavirus non ci fosse.
Coronavirus, più di 5 milioni di morti nel mondo: l’indifferenza dei Russi
Se infatti qualcuno chiedesse informazioni sul virus ai moscoviti, questi risponderebbero: “Il Covid passerà, noi non ci fidiamo del vaccino. Noi abbiamo sopportato prove più grandi, come la Seconda guerra mondiale”. Il presidente Vladimir Putin ha reso noto di essersi sottoposto alla terza dose di Sputnik V , nel quale i russi non credono. A nulla servono gli obblighi, imposti in nove regioni considerate più a rischio. A nulla le lotterie per cercare di immunizzare la popolazione: dalle macchine ai buoni spesa, dalle visite mediche gratuite alla legna per i camini.
Coronavirus / Più di 5 milioni di morti nel mondo: il punto in Europa
Dopo la Russia, l’Ucraina e la Romania, sono attualmente i due paesi in Europa con il maggior numero di decessi. In Italia invece momentaneamente la situazione è sotto controllo a differenza di Paesi come la Germania, Austria, Bulgaria e Grecia dove si sta registrando un aumento dei contagi e dei posti occupati in terapia intensiva. Tutto questo ha costretto i governi locali a prendere decisione radicali per fermare la diffusione del virus, mentre si accelera la campagna vaccinale.
Addirittura paesi come Austria, Germania e Gran Bretagna, vedendo il buon andamento epidemiologico in Italia, hanno deciso di imitare alcune sue misure di contenimento adottate, come quella del Green pass. Quindi, nonostante la scelta del governo italiano di rendere obbligatorio il Green pass sia stata molto criticata, dando vita a varie manifestazioni come quella di Roma o di Trieste, si è rilevata l’unica efficace per arginare il virus.
Coronavirus, oltrepassata la soglia di 5 milioni di morti nel mondo
Secondo “Statistiche Coronavirus”, portale di ricerca che monitora in diretta a situazione Covid nel mondo, attualmente il paese che registra più contagi sono gli Stati Uniti. Seguiti da India, Brasile e Regno Unito. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa il Coronavirus ha provocato in tali paesi.
Coronavirus, più di 5 milioni di morti nel mondo: virus più debole in America
La situazione migliore nel nord e sud del continente americano, a lungo flagellato soprattutto nei colossi Stati Uniti e Brasile, dove nelle scorse settimane il numero di contagi e di decessi legati al Covid-19 è stato il più basso da più di un anno a questa parte. La Pan American Health Organization (Paho), sezione regionale dell’Oms, ha evidenziato questo dato positivo. “Abbiamo motivo per essere ottimisti, ma dobbiamo rimanere vigili”. Fino al 24 ottobre quasi il 44% della popolazione in America Latina e nei Caraibi ha completato la vaccinazione contro il Covid-19. Ad esempio nello stato di Rio de Janeiro sono morte più di 68mila persone sono morte. Ma il numero giornaliero delle letalità è diminuito drasticamente nelle ultime settimane grazie ai vaccini.
Secondo quando riportato dall’Ansa, il bilancio della pandemia di Covid-19 in America Latina e nei Caraibi ha superato quota 1,5 milioni di morti. Il bilancio delle vittime del coronavirus in particolare ha superato le 600.000 ieri in Brasile, uno dei Paesi più colpito dalla pandemia. Il Perù è invece la nazione con il più alto tasso di mortalità nel subcontinente americano.
Covid-19, Africa, Oms: “85% contagi non registrato”
In Africa si teme che l’85% dei casi di Coronavirus non sia registrato. Quindi il numero reale dei contagi salga da 8,5 a 59 milioni. La direttrice dell’Oms Africa, Matshido Moeti ha spiegato: “le nostre analisi indicano che sono un caso su sette viene testato“. Per questo Moeti ha rivolto un nuovo appello ai paesi ricchi: “voi che avete vaccinato i due terzi delle loro popolazione, potreste condividere un numero significativo di vaccini“. Secondo i dati ufficiali dell’Oms, in Africa ci sono stati 8,5 milioni di casi con 214mila morti di Covid-19.
Qual è il punto della situazione in Africa?
Secondo quanto riportato dall’Amref (organizzazione non governativa che si propone di migliorare la salute in Africa) il Sudafrica rappresenta il paese più colpito del continente, seguito da Marocco, Tunisia, Etiopia e Libia. Attualmente solo il 6% della popolazione ha ricevuto il vaccino. 267.000 bambini in più probabilmente moriranno nel 2021 nei Paesi a basso e medio reddito a causa della crisi economica causata dal COVID-19. Il continente africano ospita il 17% della popolazione mondiale. Sopporta oltre il 24% del carico globale di malattie e solo il 3% del personale sanitario.
Coronavirus, Asia: pochi vaccinati e pochi morti
L’Europa è lo spazio geopolitico che al momento ha in percentuale più contagi, ospedalizzati e decessi Covid-19 del resto del mondo. Ma L’Europa è però anche l’area più vaccinata al mondo. Infatti negli Usa infatti la vaccinazione si è fermata e un terzo della popolazione sembra proprio intenzionata a non vaccinarsi. Ma il fatto clamoroso di cui non si vuole parlare tanto è che l’Asia, dove risiede la maggioranza della popolazione del mondo, è in larga parte poco vaccinata e non ha avuto mortalità totale superiore alla norma con il Covid-19.
Nel continente, i paesi che sembravano essere usciti quasi indenni dalla prima ondata del virus a inizio 2020, con efficientissimi sistemi di test e tracciamento, oggi invece sembrano i più esposti. Il motivo principale è che, avendo già accumulato esperienza di altre pericolose malattie respiratorie come la SARS, questi stati erano convinti di poter contrastare il nuovo coronavirus limitandosi ai mezzi che hanno imparato a mettere in campo. Ma questa presunzione si è rivelata errata per via di varianti più infettive e trasmissibili che stanno diventando prevalenti oggi.
La situazione in Asia
Basterebbe fermare le lancette al 1° maggio, quando la Corea del Sud era ferma al 6%, mentre il Giappone arrivava appena a un misero 2%. Ora entrambe stanno cercando di imprimere una forte accelerazione alle rispettive campagne vaccinali. Ma la campagna vaccinale sudcoreana ha solo di recente raggiunto l’India (12% di persone che hanno ricevuto la prima dose). Questo dovrebbe fungere da monito a chi non intende vaccinarsi oggi. Se abbassiamo troppo presto la guardia, credendo che sia tutto finito, il nuovo coronavirus sarebbe ancora lì. Pronto a rialzare la testa per avere la meglio.
Roberta La Terra