Si è conclusa nella serata di ieri ad Aci S.Antonio la consegna dei ‘buoni spesa’ legati all’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 658 del 29 marzo 2020.
Su circa 1000 domande pervenute – informa una nota stampa del Comune – 725 sono state quelle lavorate perché corrette. Dei 725 richiedenti le cui domande sono state accolte, 588 hanno ricevuto i “buoni spesa”, mentre 128 sono rimasti fuori graduatoria per questioni di reddito e 9 sono stati esclusi per diverse problematiche relative ai nuclei familiari o alla residenza.
Nello specifico questa forma di aiuto economico è arrivato a circa 1800
cittadini santantonesi, che rappresentano il 10% dei residenti, ed è
arrivato in cifre così rapportate ai 588 nuclei familiari:
• 80 composti da 1 persona = 150 euro
• 119 composti da 2 persone = 200 euro
• 159 composte da 3 persone = 300 euro
• 166 composte da 4 persone = 350 euro
• 64 composti da 5 o più persone = 400 euro
La cifra totale distribuita è di circa 164.000 euro, cifra alla quale si
somma il generoso aiuto di diversi esercenti che hanno applicato una
scontistica all’atto della presentazione dei buoni, rendendo così il
totale superiore ai 180.000 euro.
Aci Sant’Antonio, sulla base di questi numeri e della tempistica nella
distribuzione (grazie anche al porta a porta e al supporto delle tre
associazioni di volontario che fanno parte del COC), è riuscita così a
dare una risposta efficace distinguendosi, nonostante le problematiche
cui costringe l’attuale emergenza sanitaria.
Dipendenti comunali e volontari stanno adesso cercando di reperire chi
non ha ricevuto il “buono” (fra i 588 la cui domanda è stata accolta)
perché assenti dal domicilio (nonostante si sia tentata la consegna in
più di una occasione) o perché irreperibili telefonicamente all’utenza
indicata, o per entrambi i motivi.
Chi non ha visto accolta la domanda nonostante la richiesta effettuata
in maniera corretta verrà contattato dagli uffici che spiegheranno quale
tipo di problematica è stata riscontrata.
Al di là della comunicazione iniziale del controllo a campione, poi,
tutte le domande ricevute verranno controllate per accertarne la
legittimità: nel caso in cui qualcuno dovesse essersi macchiato di
dichiarazioni mendaci interverrà la legge nella valutazione della
configurazione del reato penale.
“Siamo il primo comune dell’hinterland a completare la consegna – ha
dichiarato il sindaco Santo Caruso – e per questo ringrazio dipendenti
comunali e volontari, che hanno permesso questo soprattutto grazie al
porta a porta che ha evitato assembramenti e ha permesso di garantire
gli standard di sicurezza.
“Adesso, come già annunciato, si è aperta la seconda fase per la
consegna dei nuovi buoni finanziati dalla Regione, buoni che potranno
essere richiesti anche da chi ha fatto istanza in questa prima fase”.
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